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Sabato, 20 Aprile 2024
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Covid: ora gli ospedali si svuotano

Il numero degli ospedalizzati mai così basso da inizio novembre. Stabili decessi e contagi. Il fisico Sestili: "A febbraio potrebbe esserci un'inversione della curva"

Sono 14.372 i nuovi casi di coronavirus registrati nelle ultime 24 ore su 275.179 tamponi processati di cui 164.216 molecolari. Il tasso di posività si attesta al 5,2% stabile rispetto a ieri, ma è relativamente basso (8,75%) anche se prendiamo in esame solo i test Pcr. Ieri erano stati registrati 15.204 contagi su 293.770 tamponi. 

Se prendiamo in esame i casi registrati tra lunedì e giovedì, la curva è relativamente stabile anche se si ossserva una leggera tendenza al rialzo rispetto alla scorsa settimana. 

Casi tra lunedì e giovedì

  • questa settimana: 48.731
  • scorsa settimana: 46.971
  • due settimane fa: 59.794
  • tre settimane fa: 64.529
  • quattro settimane fa: 59.488 

Ad ogni modo ad oggi non si registra un balzo in avanti così significativo dei contagi da far sospettare una recrudescenza dell'epidemia. Ma come sappiamo il Sars-Cov-2 sa essere imprevedibile. 

Sul fronte dei decessi non ci sono buone notizie. Sono 492 le persone che hanno perso la vita a causa del virus nelle ultime 24 ore, un numero ancora drammaticamente alto. Le vittime dall'inizio dell'epidemia sono 87.381. Rispetto alla settimana precedente la curva fa registrare comunque una modesta flessione. 

Decessi tra lunedì e giovedì

  • questa settimana: 1.920
  • scorsa settimana: 2.025
  • due settimane fa: 2.093
  • tre settimane fa: 1.959
  • quattro settimane fa: 2.234
  • cinque settimane fa: 2.101

La variazione rispetto alla media delle ultime quattro settimane è pari al -8 % (fonte Davide Torlo, Twitter). 

Se i decessi non scendono, gli ospedali si stanno lentamente svuotando. Il bollettino di oggi fa registrare 383 ricoverati con sintomi in meno di ieri. Il saldo tra ingressi e uscite nei reparti di terapia intensiva scende invece di 64 unità.

I pazienti ricoverati nei reparti di area critica sono 2.288, il numero più basso dal 3 novembre scorso. Anche per quanto riguarda gli ospedalizzati siamo tornati ai numeri di inizio novembre. 

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Secondo Agenas attualmente risultano occupati da pazienti Covid il 27% dei posti letto in area critica (-1) e il 33% (-1) in area non critica. 

Un altro segnale positivo arriva dal dato degli ingressi netti in terapia intensiva, oggi 102: si tratta del numero più basso mai registrato dal 3 dicembre scorso quando il Ministero della Salute ha iniziato a comunicare anche questo parametro. 

"Casi in calo, ma a febbraio la curva potrebbe risalire"

 "La situazione epidemiologica è in miglioramento da due settimane e quella che si concluderà domenica fa registrare dati positivi: i contagi sono in calo a livello nazionale come i ricoverati, in generale l'indice Rt è tornato a essere sotto la soglia '1' nella maggior parte delle Regioni. Attenzione però, questi dati sono il risultato delle chiusure a Natale, a febbraio potrebbe esserci un'inversione della curva e una risalita perché sono arrivare le zone gialle e arancioni, le scuole sono state riaperte e riapriranno anche nei primi giorni del prossimo mese". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Giorgio Sestili, fisico e ideatore della pagina Facebook 'Coronavirus - Dati e analisi scientifiche' e sul web con un proprio sito www.giorgiosestili.it. Se la situazione di febbraio dovesse precipitare "occorre prendere in considerazione un lockdown - avverte il fisico - tre settimane o un mese di chiusure farebbero scendere drasticamente i contagi. Certo - osserva - poi bisogna fare i conti con gli effetti sull'economia". Mentre sui ritardi della campagna vaccinale Sestili è convinto che "1-2 settimane di ritardo nelle immunizzazione degli over 80 vogliono dire più ricoveri e decessi. Questa fascia di popolazione - conclude - dovrebbe essere messa subito al sicuro"

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