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Sabato, 20 Aprile 2024
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Vaccino Covid ai bambini, Crisanti frena: "Aspettiamo i dati Usa"

Il professore per la fascia 5-11 anni suggerisce cautela: "Perché le miocarditi nei giovani, seppur leggere, sono state un campanello d'allarme". Manca in ogni caso ancora l'ok dell'Ema, l'autorità che controlla i farmaci in Europa, e in Italia dell'Aifa

"Se Ema autorizza la vaccinazione pediatrica, Aifa si adeguerà immediatamente": è quel che ha detto il presidente dell'Agenzia italiana del farmaco, Giorgio Palù. Rispetto alla vaccinazione anti-Covid per i bambini, quando i vaccini saranno autorizzati "è sempre una valutazione rischio-beneficio". Va considerato, ha sottolineato Palù, che "con variante Delta i bambini non si infettano di meno, come col virus originario" e "ci sono pure manifestazioni plurinfiammatorie serie. Quindi è una scelta che va fatta con molta oculatezza".

Il vaccino Pfizer in Italia dovrebbe essere approvato anche per i bambini dai 5 agli 11 anni entro Natale secondo le ultime previsioni. Si preannuncia uno scontro, tutto politico, dentro al governo Draghi. Il Pd e Forza Italia, a sentire le dichiarazioni di vari esponenti, sono prontissimi a sostenere tutte le misure del governo. Matteo Salvini per ora aspetta a pronunciarsi, ma nei mesi scorsi si è espresso più volte contro l'obbligo di vaccino per i minori di 12 anni.

La vaccinazione dei bambini si farà? "Problema complesso - raggiona Andrea Crisanti oggi sulla Stampa -  perché si ammalano poco e trasmettono molto il virus. Aspettiamo il pronunciamento dell'Ema e soprattutto i dati sul campo americani. Suggerisco cautela, perché le miocarditi nei giovani, seppur leggere, sono state un campanello d'allarme. Perché non attendere le conferme dagli Usa?".

Sul vaccino anti-Covid per la fascia 5-11 anni "non c'è nessuna contrarietà, anzi va approvato proprio per coprire i bambini fragili più a rischio, chi ha patologie o immunodepressi. Rimango perplessa su una vaccinazione di massa dei bambini" ha detto di recente Sara Gandini, direttrice del Dipartimento di epidemiologia e biostatistica dell'Istituto europeo di oncologia (Ieo) Milano. Ma non sono proprio i bambini ad essere uno dei vettori principali del virus nelle famiglie mettendo a rischio i nonni? "Molti studi inclusa una nostra meta-analisi inviata 'a revision' mostrano che i giovani contagiano significativamente meno degli adulti".

Manca in ogni caso ancora l'ok dell'Ema, l'autorità che controlla i farmaci in Europa, e in Italia dell'Aifa: senza, non si farà nulla. Secondo il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, per avere l'immunità di gregge bisognerà vaccinare almeno la metà dei bambini, circa 1,5 milioni. Il presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), Giuseppe Di Mauro invita a non attendere oltre "altrimenti non ne usciamo. Il 20% dei contagiati è al di sotto degli 11 anni".

I risultati dello studio di fase 2/3 sul vaccino anti-Covid di Pfizer-BioNTech nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine. Lo annuncia  Pfizer stessa. "In questo studio multifase - twitta il 'Nejm' ricordando i risultati del trial - 2 dosi da 10 microgrammi", un terzo del dosaggio approvato per i più grandi, "del vaccino BNT162b2, somministrate a 21 giorni di distanza, si sono rivelate sicure, immunogeniche ed efficaci al 90,7% contro Covid-19 in bambini di età compresa tra 5 e 11 anni".

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