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Giovedì, 25 Aprile 2024
Basta fake news

Covid, anche i bambini si ammalano: uno su settemila finisce in terapia intensiva

Dall'inizio dell'epidemia nella fascia 6-11 anni ci sono stati oltre 263mila casi, 1453 ricoveri in reparti ordinari, 36 ricoveri in terapia intensiva e 9 decessi. Dal 16 dicembre inizierà la vaccinazione anti-Covid dei bambini della fascia d'età 5-11 anni

Vaccinare i bambini 5-11 anni contro il Covid è inutile? Falso perché "anche se in misura minore rispetto all'adulto, nell'età infantile l'infezione da Sars-CoV-2 può comportare dei rischi per la salute". Lo spiega l'Istituto superiore di Sanità rispondendo alla fake news sui bambini che non si ammalano di Covid e se si ammalano non muoiono. I numeri confermano il contrario.

Dall'inizio dell'epidemia nella fascia 6-11 anni ci sono stati oltre 263mila casi, 1453 ricoveri in reparti ordinari, 36 ricoveri in terapia intensiva e 9 decessi. E nelle ultime settimane il numero di contagi in questa fascia di età è nettamente in crescita. A fronte di questo il vaccino "si è mostrato efficace nel ridurre di circa il 91% il rischio di infezione" spiega l'Iss.

Circa 6 bambini su 1.000 vengono ricoverati in ospedale e circa 1 su 7.000 in terapia intensiva. Inoltre anche nei casi (e sono fortunatamente la grande maggioranza) nei quali l`infezione decorre in maniera quasi completamente asintomatica, non è possibile escludere la comparsa di complicazioni quali la sindrome infiammatoria multisistemica (una malattia rara ma grave che colpisce contemporaneamente molti organi), e quello che viene definito "long Covid", e cioè la comparsa di effetti indesiderati a distanza di tempo".

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Per quanto riguarda gli effetti collaterali "come per tutti i farmaci e i vaccini anche quelli messi a punto contro il Covid presentano un rischio di effetti collaterali. La sicurezza dei vaccini anti Covid è monitorata continuamente dalle agenzie regolatorie di tutto il mondo, e anche per le fasce più giovani il rischio di eventi avversi gravi è risultato molto raro. Il rischio di eventi avversi deve essere confrontato con quello di incorrere nelle conseguenze dell'infezione, ed è su questa base che viene calcolato il rapporto rischi-benefici da parte delle agenzie regolatorie. L'Ema, l'agenzia regolatoria europea sui medicinali ha concluso che il rapporto tra benefici e rischi è positivo anche per la fascia d'età 5-11 anni". Le informazioni di sicurezza oggi disponibili riguardano non solo i 3000 bambini che hanno ricevuto il vaccino nell'ambito della sperimentazione clinica, ma comprendono anche i primi dati raccolti negli oltre 3 milioni di bambini di 5-11 anni già vaccinati negli Stati Uniti.

Nessuna paura dunque a sottoporre i più piccolo al vaccino pediatrico approvato dall'Ema, quello di Pfizer-Biontech, che ha lo stesso principio attivo di quello per gli adulti (vaccino a mRna). Nel caso dei più piccoli però la dose è di circa un terzo rispetto agli altri. La vaccinazione avviene in due dosi a tre settimane di distanza l'una dall'altra". Quanto agli eventuali effetti collaterali, "nel braccio dove è stata fatta l`iniezione - spiegano gli esperti Iss - potrebbero verificarsi dolore, rossore e gonfiore Potrebbero inoltre manifestarsi sintomi quali stanchezza, mal di testa, dolori muscolari, brividi, febbre e nausea. Tali sintomi sono generalmente di lieve entità e si risolvono nel giro di 1-2 giorni".

Riguardo a eventuali processi infiammatori che potrebbero provocare cambiamenti nel sangue, l'Iss chiarisce che "non ci sono studi che hanno dimostrato una correlazione tra il vaccino e questo tipo di problemi". Quanto all'indebolimento del sistema immunitario infantile, l'Istituto spiega che "il sistema immunitario dei bambini è 'programmato' per reagire a possibili pericoli già dalla nascita. Il vaccino anti Covid, così come gli altri, 'insegna' al sistema immunitario a riconoscere l'agente infettivo prima dell'effettiva esposizione, contribuendo così a rafforzarlo".

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La struttura del commissario Francesco Figliuolo ha programmato la distribuzione delle prime 1,5 milioni di dosi di vaccino ad uso pediatrico a partire dal prossimo 15 dicembre destinate ai 3,6 milioni di bambini tra i 5 e gli 11 anni vaccinabili: sarà data priorità a chi ha elevata vulnerabilità ed a quelli conviventi con soggetti immunodepressi o con elevata fragilità al Covid.

Le somministrazioni partiranno da giovedì 16 dicembre. 

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