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Giovedì, 18 Aprile 2024
La corsa del virus

Covid, la previsione di Bassetti: "Immunità di gregge tra marzo e aprile"

Il parere del direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova. Determinante la contagiosità della variante Omicron. I vaccini restano centrali: "Possibili richiami ogni sei mesi"

L'Italia porebbe raggiungere l'immunità di gregge già in primavera. Ne è convinto Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, intervenuto ad Agorà su Rai Tre. "C'è in questo momento - ha spiegato - una iper circolazione virale" del Covid e "con la variante Omicron, che diventerà predominante nelle prossime due o tre settimane, quel 95% a cui ambiamo per avere l'immunità di gregge sarà raggiunto entro marzo-aprile". 

Per Bassetti, vista la rapidità con cui "corre" Omicron, "chi non è vaccinato oggi nei prossimi tre mesi sarà sicuramente contagiato. Se sarà fortunato avrà i sintomi di un raffreddore o di un'influenza rinforzata. Se non sarà fortunato rischierà di andare in ospedale con una polmonite. In qualche caso rischierà di andare in terapia intensiva e in qualche altro caso andrà incontro a un decesso".  

Ottenere l'immunità di gregge non significa però abbandonare i vaccini. Semmai, l'esatto contrario. "A livello organizzativo per il futuro non è possibile aprire e chiudere gli hub vaccinali - sottolinea -. Devono rimanere aperti almeno per i prossimi 2 anni. Perché è evidente che potrà succedere che dovremo vaccinarci una volta ogni sei mesi". 

Bassetti "bacchetta" però anche gli italiani che si sono rifugiati nel tampone, anche quando non necessario. Negli ultimi giorni in tutta Italia farmacie e centri medici sono stati presi d'assalto da chi temeva di avere contratto il virus. "Vanno fatti "solo ai sintomatici - ammonisce -. Andare a farli agli asintomatici o ai contatti di sintomatici è inutile. Oggi il tracciamento per Sars-Cov-2 è perso. Quando siamo di fronte a 150 mila casi al giorno quale tracciamento si può fare? Siamo in una fase di iper circolazione virale". Per Bassetti i test "andrebbero intanto richiesti dai medici. Non solo vanno richiesti ma anche interpretati e valutati dal medico che vede il paziente: se ha sintomi, se è immunodepresso o altro. Questo- che è diventato ormai un regalo di Natale o Capodanno - è uno strumento medico. Bisogna ricordarselo". 

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