Il sindaco leghista che spende 1703 euro per 385 crocifissi nelle scuole
Alan Fabbri, sindaco di Ferrara, ha disposto un censimento negli istituti per segnalare le aule sprovviste del simbolo religioso: "E' un simbolo d'amore, tutelo la nostra identità"
E' attesa lunedì la consegna negli uffici comunali di Ferrara dei 385 crocifissi ordinati dal sindaco leghista Alan Fabbri, fedelissimo di Salvini dal 9 giugno alla guida della prima giunta di centrodestra in una città che per 74 anni è stata dominio incontrastato della sinistra. Ordinati ad una ditta riminese in vista dell'inizio dell’anno scolastico, i crocifissi - croce in legno e corpo in lega di metallo argentata - costeranno all'amministrazione 1.703 euro e sono destinati a nidi, asili e scuole elementari e medie di proprietà comunale.
Il sindaco leghista di Ferrara compra 385 crocifissi per le scuole
"Quando ci siamo insediati abbiamo iniziato a conoscere i dirigenti e ho saputo che non in tutte le aule c'erano i crocifissi - racconta Dorota Kusiak, assessore alla Pubblica istruzione, al "Resto del Carlino" -. Le scuole ci hanno comunicato il numero di aule sprovviste e abbiamo raccolto il fabbisogno". Evidentemente alto, a giudicare dal numero di crocifissi ordinati e acquistati dall'amministrazione.
"Senza fare clamore posizioniamo un crocifisso - spiega dal canto suo al quotidiano il sindaco Fabbri -. Crediamo che sia un simbolo, oltre che religioso, di identità storico-culturale, di pace e di amore, aperto a tutti e legato alle nostre radici cristiane e al rispetto delle tradizioni; lo dice un non praticante. Ho sempre fatto così anche da sindaco a Bondeno, in questo momento in cui le scuole sono chiuse e nel silenzio, per evitare strumentalizzazioni, attacchi o esaltazioni".
Il "caso", a pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico, potrebbe sollevare polemiche: l'esposizione del crocifisso nelle scuole pubbliche italiane è legittima o è in contrasto con i principi costituzionali di libertà di religione e di laicità dello Stato?