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Venerdì, 29 Marzo 2024
"Un sogno che si realizza" / Pavia

Danielle Madam, l'atleta insultata dopo lo sfogo sul caso Suarez, è diventata cittadina italiana

Campionessa di lancio col peso, in Italia da 17 anni, ha giurato sulla Costituzione nel corso di una cerimonia nel Comune di Pavia: “Ce l’ho fatta, dopo 17 anni in questo Paese posso dirmi #finalmenteitaliana”

Danielle Frederique Madam ce l'ha fatta: è diventata cittadina italiana. La giovane atleta 23enne, originaria del Camerun ma arrivata in Italia quando era una bambina, si era sfogata sui social qualche mese fa nel pieno delle polemiche sul "caso Suarez", parlando di "extracomunitari di serie A ed extracomunitari di Serie B". Poco dopo un uomo era entrato nel bar dove lavorava e l'aveva insultata e offesa, dicendo che non sarebbe mai ufficialmente diventata quello che invece lei già sentiva di essere, ovvero cittadina italiana. Oggi, in una cerimonia svolta nella sede del comune di Pavia, lo è diventata ufficialmente.

Danielle Frederique Madam è diventata cittadina iltaliana

"Aspettavo questo giorno da tanto, le emozioni sono forti, ancora sto tremando", ha scritto Danielle Frederique Madam sui social, condividendo le foto della cerimonia. "Un grazie particolare va al sindaco Fracassi davanti al quale ho giurato sulla Costituzione italiana, ai miei avvocati Silvia Garzena e Roberta Valmachino, senza le quali non sarebbe stato possibile tutto questo. Alla mia società Bracco Atletica  che ha creduto in me in tutti questi anni. Alla società Atletica 100 Torri ma sopratutto a Laura Turpini e alla famiglia Corona che mi supporta (forse sopporta) da tanti anni. Al Coni, alla Federazione Italiana di atletica leggera e a Giovanni Malagò che da subito si sono interessati alla mia situazione", ha aggiunto. 

"Spero che la mia storia possa essere uno stimolo a tutti quelli che sognano di diventare italiani.  Il ringraziamento più grande forse va a tutti voi, che non mi avete mai fatto mancare il vostro affetto"

Proprio il sindaco di Pavia, il leghista Fabrizio Fracassi, aveva preso a cuore il suo caso. Dopo gli insulti subiti dalla giovane, Fracassi aveva scritto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per chiedere che le venisse concessa la cittadinanza italiana "per eminenti servizi resi al Paese e per l’eccezionale interesse dello Stato che ne discende". Anche il presidente del Coni Giovanni Malagò aveva scritto un tweet di solidarietà a Madam: "Qui non contano le idee o le simpatie politiche, questa è una pura vergogna, non solo per lo sport, ma per il Paese! Quanto piace poi agli italiani festeggiare quando si vincono medaglie con atlete e atleti come Danielle che difendono i nostri colori". 

"Oggi un sogno si realizza - ha detto il sindaco Fracassi - Adesso, da buona sportiva, Danielle potrà inseguire il prossimo obiettivo: diventare una militare dell'Arma dei Carabinieri e, magari, vincere un trofeo importante con le insegne dei gruppi sportivi dell'Arma. Glielo auguro, così come lo auguro ai nostri Carabinieri e alla nostra Italia, che deve sempre primeggiare, in ogni settore".

L’8 maggio intanto Madam, campionessa di atletica nella specialità del lancio del peso, esordirà al Trofeo Bracco da cittadina italiana. "Ce l’ho fatta, dopo 17 anni in questo Paese posso dirmi #finalmenteitaliana". 

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