Nuovo Dpcm e decreto Natale: la 'doppietta' per le nuove restrizioni
L'impianto normativo per le misure anti contagio dovrebbe prevedere un dpcm per prorogare le misure in atto, a cominciare dal sistema delle zone, e un decreto legge con provvedimenti specifici per Natale
Si va verso un Natale Covid con una Italia dipinta di un "giallo rafforzato". Così il premier Giuseppe Conte ha spiegato l'intenzione del Governo ai capigruppo dei partiti di maggioranza. Se qualche regione potrebbe vivere le festività con le limitazioni già previste per le aree arancioni, è ormai certo che il resto del Paese vivrà il Natale con restrizioni superiori di quelle previste oggi per le "regioni gialle".
Le regioni che potrebbero cambiare colore? Qui gli ultimi scenari
L'obiettivo dell'esecutivo è quello di mantenere l'indice Rt sotto 1, ovvero impedire che l'epidemia riprenda forza e evitare che la terza ondata colpisca il paese prima che la campagna vaccinale possa prendere il via entro fine gennaio. Per fare questo l'esecutivo sta valutando che, oltra al nuovo Dpcm che dovrà aggiornare quello in scadenza il prossimo 3 dicembre, sia stilato un decreto legge che stabilisca regole ad hoc per il periodo compreso dal 4 dicembre al 6 gennaio. Uno strumento che consente una copertura normativa alle restrizioni delle libertà personali previste per le festività.
Le misure per Natale e Capodanno
"Introdurremo delle regole ad hoc per le festività", le parole del presidente del Consiglio che vede nella forma del decreto legge un modo per agire sul capitolo spostamenti.
Lo scenario base delineato nella riunione tra il premier, i ministri Roberto Speranza e Federico D'Incà e i capigruppo di maggioranza è quello di uno stop agli spostamenti tra regioni gialle a partire dal 21 dicembre e fino al 6 gennaio con l'eccezione dei ricongiungimenti familiari (per i parenti stretti) e dei viaggi verso le seconde case.
Ormai è certo il divieto di riapertura per gli impianti sciistici, restano incertezze sulla libertà di spostamento verso gli hotel. Previsto anche lo stop alle crociere.
Gli italiani non potranno andare a sciare in Austria a Natale
Il coprifuoco alle ore 22:00 sarà mantenuto anche a Natale e a Capodanno. Per le funzioni religiose il Governo propende per anticipare la messa di Natale alle 20:00 del 24 dicembre.
Le Regioni avevano chiesto maggiori allentamenti e non sono escluse sorprese. Domani Speranza illustrerà le misure in Parlamento, quindi ci sarà un dibattito alle Camere e un altro confronto con gli Enti locali, prima del Consiglio dei ministri alle 21:00.
"O facciamo così o verremo travolti da uno tsunami inarrestabile che non si limiterà al coronavirus, ma aumenterà il rischio di morire d'infarto o a causa di un incidente perché non ci saranno ambulanze, sale operatorie o terapie intensive disponibili - spiega coordinatore del Cts Miozzo - Un Natale sobrio e tranquillo è l'unico modo perché sia davvero un Natale sereno. "Io stesso sono abituato a pranzi con 20-30 persone a tavola, quest'anno non si può fare. Come non si potrà andare alla tradizionale Messa di Natale, non a mezzanotte … sono sicuro che il buon Dio ci perdonerà".
Una importante novità riguarda invece la scuola: il governo ha avanzato l'ipotesi di incrementare dal 14 dicembre la percentuale di studenti nelle aule riducendo la Didattica a distanza anche nelle scuole superiori: "Sarebbe un bel segnale per i ragazzi" avrebbe detto il premier trovando però perplessità dai parte dei capigruppo presenti.
L'immunità di gregge se si vaccinano 40 milioni di italiani
Da parte del ministro della Salute Roberto Speranza è arrivato qualche dettaglio in più sulle linee del Piano Vaccini. Speranza avrebbe espresso l'importanza strategica di flettere la curva epidemiologica per non far coincidere la terza ondata eventuale con la campagna vaccinale che prenderà il via in palestre e fiere. "L'obiettivo è quello di non partire con l'obbligo nella campagna vaccinale contro il Covid ma con la persuasione e l'informazione per raggiungere l'immunità di gregge con 40 milioni di italiani".
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