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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Attenzione a disinfettanti e igienizzanti: più intossicazioni con il lockdown, i consigli degli esperti

Cosa fare in caso di intossicazione e come prevenire gli incidenti: i consigli del responsabile Centro Antiveleni dell'ospedale Niguarda di Milano

Attenzione all'uso imprudente di disinfettanti e igienizzanti. Gli esperti del Centro Antiveleni dell'ospedale Niguarda di Milano mettono in guardia sui rischi legati all'utilizzo soprattutto di prodotti per l'ambiente, mentre i gel per le mani comportano meno problemi. 

Si ribadisce una regola base: evitare assolutamente di utilizzare insieme prodotti tra loro incompatibili, perché il risultato sarebbe quello di innescare reazioni chimiche pericolose. "Mischiare candeggina e ammoniaca vuol dire liberare gas che possono creare problemi respiratori anche seri", avverte Marcello Ferruzzi, responsabile del Centro Antiveleni. "È possibile che, con la Fase 2, si verifichi un ulteriore incremento dell'utilizzo di questi prodotti quando la gente torna a casa dopo la giornata di lavoro. È quindi opportuno raccomandarne un uso prudente e corretto".
In caso di sospetta intossicazione da questi prodotti (disinfettanti e igienizzanti per l'ambiente sono a base di sostanze particolarmente aggressive, più dei prodotti per la persona) "non bisogna assolutamente provocare il vomito né somministrare latte, altri liquidi o cibo", consiglia Ferruzzi, mentre invece "è opportuno contattare un Centro Antiveleni per valutare la situazione con il tossicologo che consiglierà se recarsi o meno al pronto soccorso". Il Centro del Niguarda risponde al numero 0266101029.

Regole base per l'uso dei disinfettanti

Il tossicologo del Niguarda indica le tre regole di base per prevenire spiacevoli incidenti: tenere i prodotti lontano dai bambini, evitare i travasi in bottiglie senza etichette e non mescolare prodotti diversi. Quando si fa un travaso, in particolare, andrebbe sempre etichettato il nuovo contenitore, rendendolo riconoscibile, per non rischiare di ingerirne il contenuto per errore, soprattutto se ci sono bambini in casa, che potrebbero ingerire ad esempio il gel per le mani, anche se Ferruzzi spiega che, poiché questo prodotto è a base di alcol, generalmente non è molto appetibile per i bimbi. Se comunque accadesse, il tossicologo consiglia di non precipitarsi in pronto soccorso o dal pediatra, ma di telefonare a un Centro Antiveleni per valutare la situazione: "Nella maggior parte dei casi - spiega - la cosa si potrà risolvere a domicilio". È comunque raccomandabile che i bambini, soprattutto quelli più in tenera età, non si disinfettino le mani da soli ma lo facciano con la "supervisione" di un adulto.

Come disinfettare le mascherine in sicurezza

Ferruzzi mette in guardia anche dai rischi legati alla disinfezione delle mascherine non usa e getta, quelle fabbriacate in Tnt, poiché anche in questo caso si rischia un uso incongruo di liquidi igienizzanti. "Ad esempio, disinfettare le mascherine con ammoniaca o candeggina e poi indossarle immediatamente. Metterle umide sul viso espone la pelle a un effetto irritativo da contatto". Si consiglia pertanto di seguire le istruzioni, evitare una disinfettazione "fai da te" e aspettare che i prodotti usati si siano asciugati.
Verso la fine di marzo, il Centro Antiveleni del Niguarda aveva evidenziato l'impennata di intossicazioni da disinfettanti, soprattutto se preparati in casa con ricette più o meno corrette. Le richieste di consulenza per intossicazioni da prodotti disinfettanti e igienizzanti era aumentata del 65% per gli adulti e del 135% per i bambini.

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