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Martedì, 16 Aprile 2024
La testimonianza / Foggia

Diventa donna e non riesce più a trovare lavoro: "Solo porte chiuse, ma sono la stessa persona"

La storia di Morena e la discriminazione nei confronti delle persone trans: "Voglio vivere nella mia terra, ma quando sono tornata ho trovato una realtà che non mi aspettavo". La videointervista

"Giuseppe era un ragazzo brillante, solare, socievole, amico di tutti e lavoratore. Oggi sono Morena e nel mondo del lavoro trovo solo porte chiuse". Morena Casanova, nata 33 anni fa in un corpo maschile, con il nome di Giuseppe, ricorda FoggiaToday che una delle prime discriminazioni subite dai trans è in ambito lavorativo. Dall'età di 17 anni ha sempre lavorato, principalmente servendo nei bar. Una decina di anni fa, dopo la separazione dalla sua compagna - con la quale ha avuto due figli - la decisione di cambiare sesso.

"Nel 2017 mi sono trasferita a Napoli" dice intervistata dal collega Roberto D'Agostino, "ho trovato lavoro in un bar dove non mi hanno fatto mai sentire a disagio. Oggi voglio vivere nella mia terra (a Cerignola, ndr) dove ho la mia famiglia e i miei affetti. Quando sono tornata però ho trovato una realtà che non mi aspettavo". Eppure, assicura, "sono la stessa persona". Sembra che per una trans, a Cerignola, non ci sia posto. Dopo che la sua storia è stata raccontata da una testata locale, Morena ha ricevuto tanti messaggi di solidarietà, e "qualcuno mi ha contattato per offrirmi un lavoro. Ora vediamo come va". Una cosa è certa:  "Nel 2021 non dovrebbero più esistere queste discriminazioni".

Video di Roberto d'Agostino, redazione di FoggiaToday

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