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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Divieto di spostamento tra Comuni a Natale e nei giorni di festa: Conte ci ripensa?

Secondo fonti parlamentari, il presidente del consiglio sta riflettendo sull'ipotesi di rivedere lo stop alla mobilità e al rientro da Bruxelles incontrerà i capidelegazione

La norma che dispone il divieto di spostamento tra comuni potrebbe essere modificata. Ormai è più di una ipotesi. Il premier Giuseppe Conte sta riflettendo sulla possibilità di rivedere lo stop alla mobilità nelle giornate del 25 e 26 dicembre e quella del 1° gennaio. Lo scrive l'Adnkronos spiegando che un'eventuale modifica potrebbe riguardare in particolare i piccoli comuni. "Sul punto - scrive l'agenzia di stampa - è in atto un pressing da giorni da parte di settori della maggioranza, in particolare al Senato con il dem Andrea Marcucci e Davide Faraone di Iv, protagonisti di un duro scontro in una riunione la scorsa settimana con i ministri Roberto Speranza e Federico D'Incà". Il pressing è continuato anche nei giorni scorsi e secondo fonti parlamentari ieri ci sarebbe stata una interlocuzione al Senato per decidere il da farsi. Secondo le indiscrezioni, da prendere ovviamnente con cautela, il presidente del Consiglio sarebbe intenzionato a ragionare sull'ipotesi di una modifica della norma.

Sull'ipotesi di rivedere la norma il premier Conte vedrà i capi delegazione al suo rientro dal Consiglio europeo di Bruxelles ma anche i capigruppo delle forze di maggioranza. Non solo. Il presidente del consiglio avrebbe già chiamato i capi delegazione dalla capitale belga per confrontarsi rapidamente con loro sull'ipotesi di aprire una riflessione sul tema, "trovandoli concordi a un nuovo momento di discussione su una delle norme che ha suscitato maggior dibattito" scrive l'AdnKronos. 

Spostamenti tra Comuni a Natale, Santo Stefano e Capodanno: cosa potrebbe cambiare

Il governo valuta dunque di allargare le maglie per lo spostamento tra i piccoli comuni nei giorni centrali delle festività natalizie. Il tema è stato oggetto di una riunione dei capigruppo parlamentari questa mattina al Senato. Ma già ieri sera -  riferisce l'aganzia Dire - il premier Giuseppe Conte ne aveva parlato a quattr'occhi con il leader della Lega Matteo Salvini, che lo aveva invitato a un lavoro comune sul tema.

Le ipotesi sono due: consentire gli spostamenti tra i comuni dello stesso circondario, ad esempio negli hinterland cittadini. E consentire lo spostamento per i comuni con un numero molto basso di abitanti. Una riflessione sul punto viene richiesta dal Pd con Andrea Marcucci e da Italia viva. 

Boschi: "Conte inizia a guardare la realtà"

Conferme in questo senso arrivano dagli stessi esponenti del governo. "Lo chiediamo da tempo, lo abbiamo ripetuto nelle riunioni di maggioranza e al Consiglio dei Ministri, ora siamo ben lieti che il presidente Conte si sia accorto che è necessario rivedere la norma che vieta gli spostamenti anche tra piccoli Comuni a Natale". Così Maria Elena Boschi, presidente dei deputati di Italia Viva. "Obbligare gli anziani a trascorrere il Natale da soli, perché la famiglia dista solo qualche chilometro dalla propria abitazione, o costringere i figli di genitori separati a scegliere tra madre e padre, non solo è insensato, ma - sottolinea - non si basa neppure su dati scientifici, come sostenuto da autorevoli esponenti del Cts, che hanno valutato come inopportuna la norma."In questi giorni abbiamo chiesto a Conte, in ogni sede, non di accondiscendere a un nostro desiderio, ma di ascoltare il Parlamento, i sindaci e guardare in faccia la realtà di un Paese fatto da migliaia di piccoli Comuni". 

Il divieto di spostamento tra i comuni a Natale e Capodanno

Il divieto agli spostamenti dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è stato introdotto con il decreto n. 158 del 2 dicembre e prevede, nel periodo di tempo indicato, l'interdizione a ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, e nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021. È vietato altresì ogni spostamento tra comuni, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.

La misura è stata oggetto di contestazione da parte di molti governatori, nonché dall'opposizione e da esponenti della stessa maggioranza. Ciò nonostante ieri il ministro della Salute Roberto Speranza aveva ribadito che "le misure sono queste e le confermiamo e le norme restano queste. In questa fase non possiamo permetterci spostamenti che non siano indispensabili e il messaggio del governo vuole essere questo: nei giorni più caldi, dove c'è più rischio che salga la mobilità, chiediamo un sacrificio alle persone". Stando alle ultime indiscrezioni però l'esecutivo potrebbe ripensarci. Vi terremo aggiornati. 

Dpcm Natale 2020, le Faq del governo: chi si potrà spostare tra regioni e comuni anche dopo il 21 dicembre
 

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