Che fine ha fatto la pizza di Domino's?
Diverse sedi sono chiuse, sui social tutto tace e le risposte alle spiegazioni degli utenti sono criptiche: la situazione
Domino's Pizza pare abbia terminato la sua avventura in Italia. La catena di pizzerie americane era sbarcata nel nostro Paese nel 2015 per la prima volta a Milano, per poi espandersi in altre città come Torino, Roma e Bologna. I punti vendita erano nel 2022 erano 27 e da luglio 2022 sono stati via via chiusi, in sordina, senza annunci sui social.
Cosa è successo a Domino's
La società che gestiva il franchising in Italia di Domino's ha presentato istanza di fallimento, per cause comuni a molte altre realtà del settore ristorativo e gastronomico dopo le fasi più dure della pandemia. Sembra strano che il lockdown abbia influenzato negativamente un'attività che basa il suo core business proprio sull'asporto, ma, evidentemente, non è bastao: la concorrenza spietata sulle consegne a domicilio insieme alla contrattura finanziaria pare abbiano messo in ginocchio la catena americana.
Le previsioni qualche anno fa da parte di Domin's Pizza erano più che rosee: Alessandro Lazzaroni, amministratore delegato del gruppo Italia, aveva dichiarato pre-pandemia che entro il 2030 Domino's avrebbe conquistato il 2% di quota del mercato, con 880 punti vendita totali. Le cose sono andate diversamente, anche se a presentare l'istanza di fallimento è stata la società che gestiva il franchising, ePizza. C'è dunque l'potesi di una riacquisizione del marchio che potrebbe magari continuare l'avventura italiana sotto un'altra proprietà.
Intanto sui canali social del brand tutto tace: ad esempio su Instagram da diverse settimane non ci sono post, e sotto al più recente si possono leggere dei commenti di clienti che chiedono delucidazioni sulle chiusure: "Come mai è chiuso quello a Milano in Via Martinella?"; Domino's risponde: "Stiamo facendo i lavori, ma riaprirà a giorni". Oppure "Come mai a Bologna avete chiuso?" risposta "life is hard, ma torneremo presto!". C'è da capire anche sorte dei dipendenti, più di un centinaio, di cui non si ha nessuna notizia.