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Venerdì, 29 Marzo 2024
Il via libera

Il lotto AstraZeneca dissequestrato e le dosi restituite ai centri vaccinali

Le analisi sul lotto ABV 2856 hanno stabilito che rispecchia pienamente i parametri qualitativi e le dosi sono conformi al dossier di registrazione approvato dall'Agenzia europea per i medicinali

I carabinieri del Nas (nuclei antisofisticazioni e sanità) hanno avviato una serie di operazioni di dissequestro e restituzione ai centri vaccinali del lotto ABV 2856 di dosi AstraZeneca, sequestrato a marzo su disposizione dell'autorità giudiziaria a seguito della morte del sottufficiale della Marina militare Stefano Paternò, 43 anni. Il via libera è arrivato dopo l'esito degli accertamenti disposti dalla procura di Siracusa. Quest'ultima, tra le prime in Italia ad avviare le indagini, a seguito dei responsi analitici ha emesso un provvedimento di restituzione, a firma dal sostituto procuratore Gaetano Bono, che dispone la revoca del sequestro e la restituzione ai centri vaccinali delle dosi di vaccino sequestrato.

Le analisi hanno stabilito che il lotto di AstraZeneca in questione, oltre ad essere corrispondente per natura, caratteristiche e composizione con gli altri lotti di vaccino anti covid analizzati, "rispecchia pienamente i parametri qualitativi ed è conforme al dossier di registrazione" approvati dall'Agenzia europea per i medicinali. Le dosi dissequestrate e restituite ai responsabili di ciascuna struttura sanitaria dove erano custodite saranno destinate nuovamente ai centri vaccinali per poter essere somministrate alla popolazione.

"Ho disposto il dissequestro delle fiale di AstraZeneca perché non sono emerse difformità rispetto agli altri lotti dello stesso vaccino". A parlare è il sostituto procuratore di Siracusa Gaetano Bono, che coordina l'inchiesta sulla morte sospetta di Stefano Paternò, il militare deceduto lo scorso 9 marzo poche ore dopo la somministrazione del vaccino presso l'ospedale militare di Augusta. "Avevo disposto un sequestro probatorio con la finalità di consentire gli accertamenti tecnici irripetibili - spiega ancora il magistrato - per far sì che il lotto non si disperdesse, e poi c'era una necessità precauzionale".

"Dopo avere fatto tutte le indagini tecniche in Olanda - dice ancora - sono stati analizzati oltre 250 flaconi tra quelli sequestrati e quelli a campione, e gli esiti hanno restituito un risultato di conformità nel lotto. In altre parole, non c'era una difformità rispetto agli altri lotti. Quindi, alla luce di questo non potevo che firmare il dissequestro del lotto". Nei giorni scorsi, il pm ha ricevuto anche la relazione dell'Istituto Superiore di Sanità "che ha fatto un'analisi approfondita - dice il pm - oltre alle analisi fatte in Olanda". Nelle scorse settimane, lo stesso pm Bono si era recato a Bilthoven, in Olanda, la sede del Rivm, il National Institute for public health and enviroment, per seguire da vicino gli accertamenti disposti dalla Procura di Siracusa nell'ambito dell'inchiesta sul decesso di Paternò.

Si trattava di accertamenti tecnici irripetibili disposti per stabilire le caratteristiche dei contenuti nei flaconi del vaccino AstraZeneca relativo a sei lotti: ABV2856, quello somministrato al sottufficiale della Marina Militare morto poche ore dopo il vaccino, e altri cinque lotti: ABV6096, ABV5811, ABV3374, ABW1277 e ABW2586. I lotti dei vaccini AstraZeneca sono stati portati in Olanda a bordo di un velivolo militare messo a disposizione dal Comando generale dei Carabinieri. "Anche alla luce della relazione completa dell'Iss - dice ancora il pm Bono all'Adnkronos - non c'era una problematica su questo lotto, quindi ho dispoto il dissequestro".
 

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