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Venerdì, 22 Settembre 2023
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Dpcm, decreto, zone rosse e arancioni: tutte le regole in vigore dal 16-17 gennaio 2021 e l'autocertificazione

Tre provvedimenti nel giro di 24 ore. Dagli spostamenti tra i territori al divieto di asporto dopo le 18: proviamo a fare chiarezza sulle nuove disposizioni emanate dall'esecutivo

Un Dpcm, un decreto e una nuova ordinanza. Tutto nel giro di 24 ore. Un profluvio di norme in grado di confondere anche i cittadini più scafati sulla materia, ma che tuttavia è bene conoscere per non farsi cogliere impreparati ad un controllo e rischiare così una sanzione.

Dal 16 gennaio si cambia: entrano in vigore nuove regole che nell'ottica del legislatore serviranno a rallentare la crescita dei contagi. Il giorno dopo, domenica 17 gennaio, diventerà effettiva la nuova ordinanza del ministro della Salute Speranza che declassa molte regioni da zona gialla ad arancione e/o rossa. 

Il decreto legge che vieta gli spostamenti tra le regioni

In questo articolo proveremo a fare chiarezza sui nuovi provvedimenti, a cominciare dal decreto legge n.2 del 14 gennaio 2021 che proroga lo stato d'emergenza al 30 aprile 2021 e vieta gli spostamenti tra regioni e province dal 16 gennaio al 15 febbraio. Stando al testo della legge si potrà raggiungere un’altra regione solo per validi motivi: lavoro, urgenza, salute e necessità. Resta ovviamente sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Inoltre, si legge nel testo del dl, dal 16 gennaio al 5 marzo 2021  si applicano le seguenti misure:

  • è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata dalle 5 alle 22 a patto di rispettare il limite delle due persone esclusi  i figli minori di età inferiore ai 14 anni e le persone conviventi con disabilità. “Tale spostamento - si legge sul sito di Palazzo Chigi - può avvenire all’interno della stessa Regione, in area gialla, e all’interno dello stesso Comune, in area arancione e in area rossa, fatto salvo quanto previsto per gli spostamenti dai Comuni fino a 5.000 abitanti”.
  • Restano consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia;

Lo stesso decreto istituisce una zona bianca nella quale si collocano le Regioni con uno scenario di "tipo 1", un livello di rischio "basso" e una incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. In queste zone,  viene specificato nel testo del decreto n.2 dell 14 gennaio, "non si applicano le misure restrittive previste dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) per le aree gialle, arancioni e rosse ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli". 

Il Dpcm del 15 gennaio 2021

Ed eccoci al Dpcm firmato questa mattina dal presidente del consiglio Giuseppe Conte che cambia le regole in vigore sull’intero territorio nazionale da sabato 16 gennaio al 5 marzo 2021. Il Dpcm del 15 gennaio ribadisce alcune disposizioni contenute nel decreto citato in precedenza: ovvero lo stop agli spostamenti tra regioni diverse e la deroga per le visite a casa che sono consentite una volta al giorno e nel limite di due persone (fatta eccezione per gli under 14) verso una sola abitazione privata tra le 5 e le 22. Il Dpcm conferma inoltre diverse disposizioni che già conosciamo bene e che diamo quasi per scontate: obbligo di mascherina all’aperto, coprifuoco dalle 5 alle 22 e il divieto di assembrarsi per feste e celebrazioni. E ancora. Restano sospese "le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, Confermata anche la chiusura degli impianti sciistici fino al 15 febbraio”. Le novità del Dpcm le elenchiamo brevemente in basso:

  • Divieto di asporto per bar ed enoteche dopo le 18;
  • Didattica a distanza (dad)  al 100% solo nelle regioni rosse, mentre nelle altre è prevista la didattica in presenza almeno al 50% e fino al 75%. Il riferimento è agli istituti superiori.
  • l'apertura al pubblico dei musei "dal lunedì al venerdì" nelle zone gialle, con esclusione dei giorni festivi;
  • Il via libera alle crociere organizzate da navi italiane. Nel Dpcm in vigore dal 16 gennaio è previsto che “i servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana possono essere svolti solo nel rispetto delle specifiche linee guida validate dal Comitato tecnico-scientifico”.

Italia in zona rossa e arancione: così cambiano i colori delle regioni

E veniamo alle regole nelle singole regioni. L’ordinanza del ministero della Salute divide così la penisola:

  • Zona gialla: Basilicata, Campania, Molise, Sardegna, Toscana e provincia di Trento;
  • Zona arancione: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta, Calabria, Emilia-Romagna e Veneto;
  • Zona rossa: Lombardia, Sicilia e provincia autonoma di Bolzano.

L’ordinanza entrerà in vigore domenica 17 gennaio. Le regole sono quelle che abbiamo imparato a conoscere in questi mesi: nelle zone gialle i negozi resteranno aperti, mentre per bar e ristoranti è prevista la chisura alle 18. Inoltre si potrà circolare liberamente all'interno del proprio comune e della propria regione senza la necessità di presentare l'autocertificazione. Nelle zone arancioni, bar e ristoranti dovranno tenere le serrande abbassate, ma resterà consentito l'asporto fino alle 18 e la consegna a domicilio senza limiti di orario. In queste regioni sarà possibile uscire dal proprio comune solo per lavoro, necessità o salute (fatte salve eventuali deroghe). Nella zone rosse saranno chiusi anche i negozi (eccetto gli alimentari e gli esercizi che forniscono servizi essenziali). Sarà necessaria l'autocertificazione anche per spostarsi all'interno del proprio comune. 

Autocertificazione gennaio 2021: il modulo da scaricare in Pdf

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