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Mercoledì, 4 Ottobre 2023
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"Vi spiego come aggirare i divieti del Dpcm (anche nelle zone rosse)". Ma...

Un ex senatore Pd e presidente di un Tennis Club dice che giocatori e golfisti (ma anche chiunque abbia una tessera che si può richiedere online) possono aggirare i divieti di circolazione dell'ultimo decreto ministeriale. Ma la sua storia fa un po' acqua. Vediamo perché

Nei giorni scorsi abbiamo raccontato la storia del negozio che con una trovata ha aggirato i divieti del Dpcm 3 novembre a Roma e le autocertificazioni-beffa di chi scriveva "sto andando a prendere un gelato da Cesare" per farsi una passeggiata sul lungomare a Reggio Calabria. Oggi il Mattino in un articolo a firma di Gianluca Agata racconta che proprio grazie a un "vuoto" nella regolamentazione tennisti, golfisti e anche semplici cittadini possono trovare il modo per aggirare i divieti. Come? Grazie a una tessera. 

"Vi spiego come aggirare i divieti del Dpcm (anche nelle zone rosse)"

Andiamo con ordine. Il Dpcm impone la chiusura dei circoli di tennis nei quali non è consentita l’attività sportiva di base, ma comunque permette l'attività sportiva agli atleti in possesso di una tessera agonistica della Federtennis e di rilevanza nazionale. E questo, secondo la spiegazione di Riccardo Villari, medico, politico e docente, prima deputato e poi senatore fino al 2018 eletto con il Partito Democratico, ma soprattutto presidente del Tennis Club Napoli - che è chiuso con l'entrata in vigore della zona rossa nella sua regione da domenica - consente di aggirare i divieti. In che modo? 

"La tessera agonistica - spiega Villari al Mattino - oltre essere ovviamente rilasciata ai giocatori di prima, seconda e terza categoria, vale anche per la quarta non classificati cioè il tennista della domenica. Oltre a consentire la pratica del tennis, questa tessera ti permette lo spostamento libero tra regioni, anche rosse, a patto che il giocatore si iscriva a un torneo. In questa ottica stanno organizzando tornei dappertutto con un incremento esponenziale delle richieste di Tessere agonistiche alla Federazione Italiana Tennis (Fit)". 

Secondo Villari un nuovo tesseramento darebbe la possibilità di giocare regolarmente quando non è consentito e anche di viaggiare nelle zone rosse per raggiungere il luogo in cui si svolge il torneo a cui è iscritto. La Federtennis specifica sul suo sito che c'è un elenco di manifestazioni di interesse nazionale riconosciute dal Coni. E conferma che "In base a quanto disposto dall’art. 1 comma 9 lettera e) del suddetto DPCM (specificato anche dalle FAQ riportate nel sito del Ministero dello Sport), sono consentiti esclusivamente gli eventi sportivi riconosciuti di interesse nazionale con apposito provvedimento del CONI e, sono sempre consentite le sessioni di allenamento degli atleti partecipanti agli eventi di cui sopra, nel rispetto e nelle modalità previste dal Protocollo Covid già emanato dalla FIT. [...] Sono consentite le sessioni di allenamento (sia all’aperto che al coperto) solo ed unicamente di coloro che sono in possesso della tessera FIT ATLETA AGONISTA in corso di validità e che siano ISCRITTI alle competizioni riconosciute dal CONI".

Ma davvero tennisti e golfisti possono aggirare i divieti del Dpcm?

Qui però nasce un problema. Villari afferma che molte persone stanno chiedendo la tessera per avere la possibilità di spostarsi ma non fornisce numeri di alcun tipo riguardo il fenomeno. Così come non pare che l'elenco di tornei sia stato aggiornato dal Coni di recente. La tessera agonistica di quarta categoria può essere richiesta online, con una procedura il cui costo varia da 32 a 45 euro; ma una nuova affiliazione può arrivare a costare fino a 350 euro. Davvero c'è qualcuno che rischia a spendere una cifra simile quando ogni ente può bloccare tutto con un click e rimandare ogni ok alla fine dell'emergenza? Infine: è vero che ci si può spostare e muovere ma, come dicono le norme, soltanto per raggiungere i luoghi in cui sono programmati eventi sportivi a cui bisogna iscriversi. Non si può andare dove si vuole, anche perché se la polizia ferma qualcuno può successivamente verificare che abbia detto il vero. E se scopre che non l'ha fatto, partono le multe. 

Secondo Villari però anche il golf può dicentare una "giustificazione" per aggirare i divieti del Dpcm. Una circolare della Federazione Italiana Golf del 7 novembre 2020 ricorda che con il Dpcm dello scorso 3 novembre sono consentite "le competizioni sportive riconosciute di interesse nazionale con provvedimento del CONI e del CIP organizzate dalla Federazione, da DSA ovvero organizzate da organismi sportivi internazionali, senza la presenza di pubblico e nel rispetto del Protocollo e delle Linee guida emanati dalla Federazione e/o dall’ente organizzatore;  le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, partecipanti alle competizioni di cui al punto che precede purché a porte chiuse e nel rispetto del Protocollo e delle Linee guida emanati dalla Federazione". E anche qui valgono le obiezioni del paragrafo precedente: perché sottoporsi a tutta questa trafila, compresa la nuova iscrizione con i suoi costi, per viaggiare solo dove è prevista una gara di golf?

Nell'ottobre scorso abbiamo spiegato come è possibile aggirare il divieto di andare a cena fuori con la collaborazione di un albergatore: La lettera della norma infatti sancisce che "le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00; il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le ore 18,00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico"; ma dice anche che "resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati". Bastava quindi prenotare una stanza d'albergo per quella notte per usufruire della ristorazione dell'hotel. Uno stratagemma forse un po' costoso visto che poi si dovrà pagare anche la camera (ma in questo caso qualche coppia clandestina o in cerca di avventure potrebbe anche trovarci dei vantaggi). Ma soprattutto pericoloso, perché anche lì si deve comunicare il falso. I divieti, anche se non sono letteralmente perfetti, meglio rispettarli. Perché ne va non tanto dell'integrità delle leggi, ma della propria salute. 

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