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Giovedì, 18 Aprile 2024
Le misure anti Omicron: le anticipazioni

Draghi: "Tampone per chi non ha la terza dose di vaccino". Ipotesi stop ai test rapidi per il green pass

Nella conferenza stampa di fine anno il Presidente del Consiglio ha ricordato come tre quarti dei morti per Covid si registrino tra i non vaccinati. Domani le nuove misure anti omicron: si va verso il taglio del durata del green pass, in valutazione l'estensione dell'obbligo vaccinale

"Domani 23 dicembre il Governo deciderà come reagire alla quarta ondata trainata dalla variante Covid. Alla cabina di regia si discuterà di mascherine anche all'aperto, già oggi previste in caso di grandi assembramenti e dell'uso di mascherine FFp2  in particolare in certi ambienti chiusi. Non è esclusa l'applicazione del tampone per i vaccinati perché c'è un periodo del green pass, in cui la protezione della prima e seconda dose decresce rapidamente e la terza dose non è stata ancora fatta. In questo periodo può essere utile fare un tampone, per capire se si è positivi. Sono sistemi per poter cercare di rallentare la diffusione del virus". Lo ha detto il premier Mario Draghi ricordando che i vaccini restano la migliore difesa e invitando i cittadini a fare la terza dose di immunizzazione: "Il vaccino funziona anche contro le varianti, tre quarti dei morti sono non vaccinati".

Il dato sui decessi citato da Draghi è sbagliato, tuttavia il messaggio di fondo no. Resta evidente la differenza tra vaccinati e non, sia per decessi che per ricoveri in terapia intensiva. 

Le caratteristiche della quarta ondata in Italiala quarta ondata in italia-2

Omicron, riduzione della validità del green pass

Non è quindi escluso che venga richiesto un tampone per i vaccinati visto - come ricordato da Draghi - il calo dell'efficacia di alcuni vaccini nel prevenire il contagio. Contestualmente potrebbero essere decisi una riduzione della validità del green pass così come l'esclusione dei test antigenici per ottenere il green pass e un utilizzo più massiccio dello smart working per la pubblica amministrazione. Escluso invece l'allungamento delle vacanze scolastiche. "Sono consapevole della sofferenza che giovani hanno subito a causa delle restrizioni - ha detto Draghi - Faremo di tutto per evitare che quell'esperienza si ripeta. Servono precauzioni anche nella scuola, a partire da screening"

"L'obbligo vaccinale resta sempre sullo sfondo, non è mai stato escluso - ha aggiunto il premier Mario Draghi - Oggi valuteremo se estenderlo ad altre categorie. Se i dati continuano a peggiorare l'obbligo vaccinale sarà oggetto di discussione in tempi brevissimi". Non è invece in discussione l'ipotesi di un lockdown per i non vaccinati.

Draghi: "Governo era contro Superbonus"

Quanto ai temi politici ed economici Draghi nel corso della conferenza stampa di fine anno ha spiegato come il governo fosse contrario all'esensione del superbonus edilizio poi superata dal Senato attraverso i fondi destinati agli interventi di natura parlamentare. "È una misura che ha indubbiamente dato molto beneficio, ma che ha anche creato distorsioni, come un aumento straordinario dei prezzi dei componenti necessari alle ristrutturazioni e all'efficientamento energetico", ha spiegato Draghi rilevando che "oggi un'unità di efficientamento costa molto di più di prima, le emissioni vanno giù ma non così tanto per assorbire aumento di prezzo. È la logica del 110% che non rende più la contrattazione di un prezzo importante rilevante". E, ha aggiunto: "E poi ha incentivato moltissime frodi, è di stamattina la segnalazione che ho ricevuto dall'Agenzia delle entrate che ha bloccato 4 miliardi di crediti che erano stati dati come cedibili".

I dubbi di Draghi sul superbonus: "Ha creato distorsioni e incentivato moltissime frodi"

"Il governo resta pronto a sostenere l'economia in caso di rallentamento", ha spiegato ancora il premier Draghi. "La sfida è far aumentare il tasso di crescita e risolvere le debolezze della nostra economia", ha aggiunto ricordando come siano stati raggiunti tutti i 51 obiettivi concordati con la Commissione Ue per accedere ai prestito Ue del Pnrr. Tra "due-tre mesi" ci sarà "la tranche dei prestiti previsti. L'Italia, i comuni, le regioni e il governo si muovono con determinazione e con forza, è importante essere all'erta perché il percorso è lungo e complesso, ma si può essere soddisfatti per quanto fatto quest'anno" ha detto Draghi.

Draghi: "Lanceremo la maggiore costellazione europea di satelliti"

Tra le novità annunciate dal premier un investimento da 4.5 miliardi per lanciare una costellazione di satelliti per l'osservazione della Terra in orbita bassa: "Il nome della costellazione sarà proposto dai giovani italiani con un concorso e lo faremo scegliere agli astronauti guidati da Samantha Cristoforetti". ha detto il presidente del Consiglio.

Le misure per le famiglie

"Il crollo della natalità è uno degli eventi più tristi" ha affermato Mario Draghi, argomentando: "Ci siamo chiesti dall'inizio quali siano le cause e avevo manifestato da subito un impegno ad agire. Il primo impegno era riuscire ad avere una abitazione di proprietà e molto ha fatto il governo per permettere ai giovani per permettere loro di acquistare casa. Il secondo aspetto è stato aiutare la donna a trovare lavoro. Sono mali che affliggono l'Italia da molti anni, il governo ha iniziato a invertire questo percorso. Si sono fatti progressi notevoli in direzione della famiglia, però resta un'insoddisfazione di fondo. Bisogna continuare a chiedersi perché e la precarietà del lavoro è sicuramente uno dei temi per cui si fatica a mettere su famiglia", ha aggiunto. 

L'azione di governo può aver cominciato ad invertire un percorso lunghissimo con un impegno ampio, dagli asili nido al sostegno.
Quindi l'impianto sociale. L'Assegno unico familiare è un passo straordinario nella assistenza alla famiglia. Passi avanti notevoli per la famiglia ne sono stati fatti, ma resta una insoddisfazione di fondo", conclude.

Draghi: "Escluso un nuovo condono"

Draghi ha escluso un nuovo condono delle cartelle esattoriali: "All'inizio fu fatto un provvedimento che rottamava le cartelle di piccolo importo che era, sostanzialmente, un minicondono. Lì, almeno per quanto mi riguarda, si ferma ogni azione di condono", ha detto il premier, che per combattere l'evasione fiscale ha sottolineato la necessità di "fare una riforma del sistema di riscossione". "Molte cose sono cambiate in questi mesi - ha osservato - in particolare nella capacità dell'Agenzia delle entrate di accedere alle banche dati" portando "dati un pochino migliorati. Ma la battaglia è lunga - ha concluso - e molte cose sono da fare e si faranno".

Migranti, Draghi: "Numeri non sostenibili"

Tra gli annunci di Draghi anche una misura per regolarizzare l'immigrazione: come spiegato dal premier il governo ha approvato il decreto flussi che andrà domani in Consiglio dei Ministri: "70mila persone potranno lavorare legalmente nell'industria italiana rispondendo a una richiesta che, specie nell'edilizia, è anche maggiore" ha detto Draghi.

Quirinale, Draghi: "Sono un nonno al servizio delle istituzioni"

Sul cosiddetto totoquirinale, ovvero la possibilità che Draghi prenda il posto del presidente della Repubblica uscente Sergio Mattarella, il premier ha dribblato più volte le domande seppure affermando come il governo possa continuare ad andare avanti al di là di chi lo guidi. "I miei destini personali non contano assolutamente niente. Non ho particolari aspirazioni di un tipo o dell'altro, sono un uomo, se volete un nonno, al servizio delle istituzioni", ha detto Draghi rispondendo ad una domanda sul futuro dell'esecutivo. "La responsabilità della decisione - ha evidenziato - è interamente nelle mani delle forze politiche, non nelle mani di individui: sarebbe un fare offesa all'Italia, che è molto di più di persone individuali. La grandezza del Paese non è determinata da questo o quell'individuo ma da un complesso di forze, di persone e di sostegno politico che permettono di andare nella direzione giusta".

Dribblata anche la domanda sulla eventuale candidatura di Berlusconi al Quirinale e se tale prospettiva metta a repentaglio l'Italia sui mercati. "Non sta a me dare queste valutazioni - ha detto il presidente del Consiglio - non sono più il presidente della Bce e credo che anche all'epoca", quando ricopriva quel ruolo, "non avrei mai dato valutazioni di questo tipo, che esondavano dal mio compito allora ed esondano dal mio compito oggi". "Avete visto che perché l'azione del governo continui ci vuole una maggioranza ampia, anche più ampia: è immaginabile che una maggioranza si spacchi per l'elezione del Presidente della Repubblica e magicamente si ricomponga per sostenere il governo? Uno scenario da temere", ha chiosato.

Qui in diretta la conferenza stampa del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, organizzata dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti in collaborazione con l'Associazione della Stampa parlamentare.

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