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Giovedì, 25 Aprile 2024
La conferenza stampa

Draghi al G7: "Sanzioni essenziali per i negoziati. Putin al G20? Forse da remoto"

Il presidente del consiglio al termine del summit: "Grande unità di vedute sulla guerra, non ci sarà pace se l'Ucraina non sarà in grado di difendersi". La replica del Cremlino: "Sul G20 non decide Draghi"

Il G7 è stato "veramente un successo, ha riaffermato piena e grande coesione, grande unità di vedute in particolare per quanto riguarda la guerra in Ucraina". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine del G7 che si è tenuto ad Elmau, in Germania. Il G7, ha aggiunto il premier "è pronto a sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario", proseguendo sulla strada delle sanzioni, "essenziale per portare la Russia al tavolo dei negoziati".

"La pace - ha ribadito Draghi - dovrà essere quella che vuole l'Ucraina ma, come ha detto il presidente Biden" dobbiamo "essere pronti a cogliere spazi negoziali se dovessero presentarsi".

 "Il sostegno all'Ucraina - ha proseguito - fino ad ora è stato sufficiente per permettere di difendersi. L'ho detto e ripetuto tante volte: non ci sarà pace se l'Ucraina non sarà in grado di difendersi. Senza difese c'è imposizione, sottomissione e oppressione, non c'è pace. Finora il sostegno del G7 è stato sufficiente, la condizione essenziale per la difesa. Questo costituisce una sorpresa, nessuno pensava che l'Ucraina potesse difendersi con efficacia e coraggio, come sta facendo. Le ultime settimane hanno visto un costante progresso delle forze militari russe. Tutti guardiamo quello che succede sul campo, il sostegno all'Ucraina andrà avanti e continuerà in maniera unitaria e adeguata".

Poi un passaggio sulla crisi del grano. "Il segretario generale dell'Onu - ha spiegato il presidente del consiglio - ha detto che siamo ormai vicino al momento della verità per capire se la Russia vorrà sottoscrivere un accordo che permetterà al grano di uscire dai porti. La situazione va sbloccata in tempi rapidi".

La conferenza stampa di Draghi: video

Quanto al vertice Nato, dal summit "ci aspettiamo la riaffermazione di unità e di fermezza già espresso dal G7 e poi, probabilmente, un ampliamento della Nato alla Svezia e alla Finlandia. Gli effetti di questa guerra sono imprevedibili, ora ci troviamo un'Unione europea più unita, una Nato più unita e più grande. Tutti i Paesi limitrofi alla Russia, cercano protezione e riarmamento. Le cose non stanno andando come avrebbe voluto il presidente Putin".

Nel corso della conferenza stampa Draghi è intervenuto anche sulla ventilata presenza del presidente russo al G20 in Indonesia. Vladimir Putin "non verrà" al G20" ha puntulizzato il premier aggiungendo che il presidente dell'Indonesia, Joko Widodo, che organizza l'evento "è stato categorico. Quello che potrà succedere è un intervento da remoto, vedremo". 

La replica del Cremlino: "Non è Draghi a decidere"

La replica del Cremlino non si è fatta attendere. Non tocca a Mario Draghi dire se il presidente russo Vladimir Putin andrà al summit del G20 in Indonesia. Lo ha detto ai giornalisti un funzionario del Cremlino, Yury Ushakov, dopo che il presidente del Consiglio italiano ha detto oggi di aver ricevuto assicurazioni dall'Indonesia che Putin interverrà solo da remoto. "Non spetta a Draghi deciderlo. Ha probabilmente dimenticato che non è più il presidente (del G20)", ha detto Ushakov, citato dall'agenzia stampa Tass. L'invito a partecipare è stato ricevuto e accettato, ha detto Ushakov, che ha poi suggerito di aspettare la visita del leader indonesiano Joko Widodo, presidente di turno del G20, atteso giovedì a Mosca.

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