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Giovedì, 18 Aprile 2024
Il caso

L'effetto green pass sui tamponi e le code davanti alle farmacie

Boom di test e persone in fila. Il presidente di Federfarma: "Non c'è da stupirsi né da meravigliarsi. Le persone devono vaccinarsi"

L'effetto green pass c'è stato, almeno sui tamponi. E le farmacie, com’era prevedibile, sono state “prese d’assalto” (detto ovviamente tra virgolette) da chi non ha fatto il vaccino e per ottenere la carta verde (obbligatoria dal 15 ottobre sui luoghi di lavoro) non ha altra alternativa che esibire un test negativo. A Milano per ora non si registra nessuna situazione di particolare criticità ma le code davanti alle farmacie ci sono state.

La richiesta di tamponi del resto è aumentata in modo considerevole e si teme che nelle prossime settimane si possano verificare carenze se il numero di vaccinati non aumenterà. Lunghe file si sono formate ieri anche davanti alle farmacie di Bolzano e a Torino, dove è intervenuta una pattuglia della polizia locale per gestire gli assembramenti. Situazione identica ad Ancona Dopo le code fatte registrare tra giovedì e sabato, anche questa mattina davanti alle farmacie della città non sono mancate le code. 

code farmacia 2 ansa-2

Marco Cossolo, presidente di Federfarma, l'associazione dei titolari di farmacia, non si meraviglia del boom di richieste di tamponi e dei disagi che ne derivano. "Non ho dati sul territorio, ma era ampiamente prevedibile", dice all’Adnkronos. "Non c'è da stupirsi né da meravigliarsi. Le persone devono vaccinarsi. E' questa la strada. In questi giorni abbiamo visto tante manifestazioni incredibili di persone che pretendono che il mondo si metta a disposizione delle scelte individualistiche fatte", osserva Cossolo, sottolineando che i farmacisti "stanno facendo il massimo, insieme alle strutture pubbliche, per garantire il tampone nell'interesse anche dei cittadini comuni che subiscono la decisione di queste persone. E' c'è un numero sempre maggiore di farmacie che si sta attrezzando".

"In questo momento di emergenza , per contribuire alla piena ripresa delle attività economiche e sociali, c'è la necessità dell'impegno di tutti", dice ancora il presidente di Federfarma, chiedendo alle farmacie che ancora non lo abbiano fatto di aderire all'accordo sui tamponi a prezzo calmierato. 

Per Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, "la spinta più immediata e visibile il Green pass l'ha data sui tamponi" e dunque "è evidente che la quantità di persone e la frequenza, senza un adeguato potenziamento, non si è in grado di garantire questo tipo di servizio". Sull'obiettivo di arrivare ad una copertura vaccinale al 90% Cartabellota dice: "Nella popolazione vaccinabile l'obiettivo è realistico, ma credo sia difficile andare oltre a quella percentuale senza introdurre l'obbligo. Tutte le persone indecise credo si stiano convincendo, poi c'è uno zoccolo duro stimabile al 10% su cui è molto difficile intervenire in assenza di un obbligo vaccinale". 

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