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Venerdì, 29 Marzo 2024
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La storia di Elide, la bimba di 4 anni viva grazie agli organi di una sua coetanea

La piccola è affetta da una cardiopatia congenita lo scorso mese di maggio, è stata sottoposta al trapianto di cuore e polmoni. A 'regalarle' una nuova vita i genitori di un'altra bimba deceduta in circostanze tragiche

Missione compiuta: la piccola Elide ha un nuovo cuore e nuovi polmoni. La bimba, originaria di Veroli, nel Frusinate, aveva un disperato bisogno di un trapianto combinato dei due organi. Per questo lo scorso marzo la mamma Cecilia aveva lanciato un commosso appello per trovare un donatore. Dopo aver vissuto per quasi un anno attaccata alle macchine, la bimba oggi è viva grazie alla generosità dei genitori di una coetanea, meno fortunata e deceduta in circostanze tragiche, che hanno dato il nulla osta all'espianto degli organi. Una scelta difficile e dolorosa che, però, ha consentito ad un'altra persona di poter continuare a vivere.

La bambina, di soli quattro anni, è affetta da una cardiopatia congenita e viveva da 11 mesi attaccata ad un macchinario nel reparto di Terapia Intensiva Cardiochirurgica dell'ospedale 'Bambino Gesû' di Roma. Il suo tempo però stava per scadere. Se entro fine giugno non avesse trovato un donatore compatibile Elide sarebbe morta. Il "miracolo" si è compiuto a maggio, quando due giovani genitori hanno dato il parere favorevole all'espianto degli organi dopo che i medici avevano comunicato l'avvenuta morte cerebrale della bimba. La piccola che ha donato il cuore e i polmoni a Elide sarebbe rimasta coinvolta in un incidente stradale. 

La mamma della bimba: "Non dimenticherò mai quella notte"

"Quella notte non potrò mai dimenticarla - racconta a FrosinoneToday la mamma Cecilia-. Ci hanno detto che erano arrivati cuore e polmoni. Quattordici ore di intervento con il cardiochirurgo Adriano Carotti e la sua equipe. Una grande squadra di professionisti che ha effettuato il difficilissimo trapianto. Elide é ancora terapia intensiva cardiochirurgia assistita da una fantastica schiera di anestesisti-rianimatori, diretti dal primario Luca Di Chiara, è una meravigliosa squadra di infermieri coordinati dal caposala Giuseppe Chessa".

"Questi uomini e donne sono angeli, e chi ha deciso di donare gli organi, ha salvato non una vita ma tante. Il porto è ancora lontano, ma inizia a vedersi una luce, e questo solo grazie a chi, in un momento di grande dolore ha deciso di compiere questo immenso gesto di altruismo e generosità. Sono loro gli eroi e tutti quei genitori e familiari che decidono di far continuare a vivere il loro caro, donando nuova vita è nuova speranza".

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