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Venerdì, 29 Marzo 2024
"Il virus è una truffa" / Trieste

Chi è Fabio Tuiach, il portuale no Green pass positivo al Covid ''per colpa degli idranti''

Ex consigliere della Lega, ex pugile, è uno dei protagonisti delle proteste di Trieste. Dal femminicidio al virus, la sua carriera è costellata di ''perle'' che hanno fatto discutere, l'ultima proprio sul suo contagio  

Uno dei protagonisti delle proteste contro il Green pass dei portuali di Trieste è senza dubbio Fabio Tuiach, uno dei più attivi sui social e sul campo, tra post sul Covid e ''blocchi'' al porto. Ma proprio dopo aver partecipato ad una delle manifestazioni contro la certificazione verde l'ex consigliere della Lega ed ex pugile è risultato positivo al Covid 19.

Tuiach positivo al Covid

Una notizia confermata dallo stesso Tuiach attraverso un posto sul suo profilo social russo VK: "Qualche giorno fa ero davanti agli idranti e sono rimasto tutto il giorno fuori bagnato. Credo che con la temperatura di Trieste a fine ottobre è impossibile non prendere un malanno in questi casi e infatti sono stato subito positivo al tampone di farmacia dopo la febbre e domani c'è quello ufficiale. Per me il COVID esiste solo nelle menti delle persone ipnotizzate ma ugualmente sto prendendo degli anti infiammatori e delle vitamine e lascio il vaccino sperimentale agli ipocondriaci senza Dio. Il COVID è una truffa ma con la Tachipirina e la vigile attesa qualcuno può finire all'ospedale ma chi ha fatto il siero magico lo difenderà sempre anche davanti all'evidenza. Finalmente ho preso questa terribile influenza, accidenti che paura"

Il Covid come una truffa quindi, una banale influenza presa a causa delle gelide temperature triestine, accentuate dall'acqua utilizzata dalle forze dell'ordine per disperdere i manifestanti. Un pensiero sembra ignorare i danni e le vittime prodotte dalla pandemia e che senza dubbio susciterà polemiche. Ma non si tratta della prima volta in cui Tuiach e le sue affermazioni sollevano un polverone.

Chi è Fabio Tuiach

Nato nel giugno del 1980 a Trieste, fin da giovanissimo Tuiach ha iniziato a lavorare come portuale, portando avanti parallelamente la sua carriera da boxeur. Con i guantoni conquista tante soddisfazioni tra le categorie mediomassimi e massimi, con uno score da professionista di tutto rispetto:  36 incontri, 29 vinti con 16 per ko, e 7 sconfitte. È stato campione italiano dei mediomassimi juniores e poi campione italiano battendo il campione Paolo Ferrara al settimo round nel 2006. Nel 2007 conquista il titolo del Mediterraneo WBC e nel 2014 quello italiano dei pesi massimi. Nel 2018 l'ultimo trionfo con Tuiach che diventa ancora una volta campione italiano sul ring di Sequals nell’incontro Clou al Trofeo Carnera.

Dal pugilato alla politica

Ma se la carriera nel pugilato è stata costellata di vittorie e medaglie, non si può certo dire lo stesso per quella politica, ricca di esternazioni quantomeno criticabili, per non dire ai limiti dell'assurdo. Eletto alle elezioni amministrative del 5 giugno 2016 a Trieste in quota Lega come consigliere comunale, Tuiach fu protagonista di una prima querelle dopo aver definito il femminicidio ''un'invenzione della sinistra''. Poi il passaggio a Forza Nuova e al Gruppo Misto come indipendente, ma nonostante i cambi di casacca, il tenore delle sue parole sono rimaste le stesse. Da Maometto ''pedofilo'' a Stefano Cucci ''spacciatore eroinomane'', tra le 'vittime'' di Tuiach c'è anche Liliana Segre, uno dei primi oppositori alla cittadinanza onoraria per la superstite dell'Olocausto: '' Da profondamente cattolico mi sono sentito un po’ offeso perché ha detto che Gesù era ebreo, quindi mi astengo''.

Femminicidio, gay, Covid: le dichiarazioni "contestate"

Ma la lista non si ferma certo qui. Un altro tema ''caldo'' per Tuiach è stato quello degli omosessuali, i cui atti sono un ''rito di iniziazione satanica''. Un argomento ripreso anche dopo un'aggressione omofoba avvenuta a Trieste: ''Un esponente LGBT è stato picchiato e scoppia il caso omofobia a Trieste, siamo in campagna elettorale e succede ogni volta ma forse ha litigato con il fidanzato per la vasellina. Grande solidarietà da parte di tutte le forze politiche ma ricordiamoci che in più di un terzo dei paesi al mondo non esiste il problema omofobia perché per i gay c’è il carcere o la pena di morte. Noi avevamo il rogo un tempo, mentre in Russia c’è la legge anti-gay come in tutto l’est e per questo loro non accolgono palestrati che fuggono da paesi omofobi''.

Poi è arrivata la pandemia e adesso il Green pass, contro cui arringava fino a qualche settimana fa: ''Noi lavoriamo con la Turchia, dove non hanno il Green Pass, c’è Erdogan che è l’uomo forte. E non l’hanno neanche in Germania il Green Pass. O siamo i più scemi di tutti o abbiamo i politici più traditori e venduti. Io credo che è la seconda. Perché la gente lotta. Tutti i politici hanno tradito. Quando i politici  hanno tradito il popolo deve lottare per difendersi. Mia moglie è una commessa in un super mercato e senza green pass non può lavorare e quindi lotto anche per lei. Non ce lo facciamo il vaccino, perché? Per la malattia così terribile che bisogna trovare gli asintomatici e quando muore un ragazzino lo scrivono su Repubblica e lo vedete tutti. Non muoiono tutti, per carità, a tanti il vaccino non fa nulla però ogni tanto, ha tante controindicazioni e qualcuno sta male forte. No, non ci stiamo''.

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L'ultima puntata riguarda appunto la positività al coronavirus del militante no Green pass. Una notizia commentata su Twitter dal virologo Roberto Burioni: "In questo momento la scelta non è tra vaccinarsi o non vaccinarsi. Con un virus così contagioso la scelta è tra vaccinarsi o acquisire l'immunità infettandosi, con tutto ciò che ne consegue. Il problema dei non vaccinati potrebbe infine risolverlo il virus. Peccato però". Un post che a sua volta ha scatenato un'ulteriore dose di polemiche sulle parole dell'ex consigliere. Ma al di là delle tesi bislacche che negano l'esistenza del virus e delle frasi pronunciate in passato, il primo pensiero e augurio è una pronta guarigione per Tuiach e i membri della sua famiglia contagiati. 

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