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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cortocircuito

Facebook scambia la "finocchiona" per un insulto e scatta la censura

La macchina di Zuckerberg prende un abbaglio e rimuove l'inserzione (poi tornata visibile): "Offende le categorie protette"

Nulla sfugge alla censura di Facebook, nemmeno la "finocchiona". Che non è un insulto, ma come spiega il dizionario online della Treccani un "salume tipico toscano fatto di carne di maiale finemente tritata, aromatizzata con semi di finocchio". Scherzi a parte, l'algoritmo del social network ha preso un bell'abbaglio, confondendo il famoso insaccato con il modo di dire offensivo che tutti possiamo immaginare.

Il fatto risale a una decina di giorni fa, ma è diventato virale nelle ultime ore. Cos'è accaduto dunque? A segnalare la censura è stata la pagina 'Interiora Design' che si è vista cancellare un post (in cui si parlava proprio del celebre salume) con una motivazione difficilmente equivocabile. "La tua inserzione sembra insultare o prendere di mira gruppi specifici di categorie protette, pertanto non rispetta i nostri standard della community".

Risolto l'equivoco, pare che tutto sia tornato visibile. "Caro Facebook, vorremo dirti che 'Finocchiona' non è un insulto ma un insaccato tipico toscano, l'offesa sta nel non conoscere questa prelibatezza", si legge in un post successivo pubblicato sulla stessa pagina. Nulla di grave in ogni caso. Solo un cortocircuito da politicamente corretto.

Il post pubblicato da Interiora Design

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