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Giovedì, 28 Marzo 2024
L'intervista

Farmacie a corto di Tachipirina e Nurofen: cosa fare

Che cosa sta succedendo? "Gli speculatori non stanno solo sulla benzina", ha dichiarato Silvestro Scotti, segretario generale nazionale Fimmg in un'intervista a Today.it

Partita la caccia all’antinfiammatorio nelle farmacie italiane, prese d’assalto dai cittadini a causa del concomitante picco dell’influenza e del covid, malattie che a casa si curano con gli stessi medicinali. Le richieste di antinfiammatori, antivirali e antibiotici aumentano (il trend è partito dalle vacanze di Natale) e i magazzini delle farmacie si svuotano, principalmente per problemi di approvvigionamento.

La notizia della carenza di farmaci non fa che peggiorare le cose, spingendo alcune persone a fare ‘scorta’ di medicine anche senza che ce ne sia un reale bisogno. Che cosa sta succedendo? "Gli speculatori non stanno solo sulla benzina", ha dichiarato Silvestro Scotti, segretario generale nazionale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) in un'intervista a Today.it.

Influenza e Covid svuotano i magazzini delle farmacie: tutti i medicinali introvabili

Aifa: 3.200 i farmaci introvabili

Non è la prima volta che succede. Quest’estate, ad esempio, l’ibuprofene era diventato introvabile nelle farmacie italiane a causa del boom di casi covid. Questa volta, invece, le scorte nei magazzini si sono assottigliate a causa del picco dell’influenza e del concomitante aumento dei contagi covid. E così alcuni antinfiammatori, antivirali e antibiotici risultano introvabili. Stiamo parlando di oltre tremila medicinali e di farmaci da banco come Tachipirina, Nurofen, Moment, Efferalgan, Tachifludec, Neoborocillina e Amoxicillina. Occorre però fare una distinzione: secondo i dati Aifa (Agenzia italiana del farmaco) su 3.200 medicine introvabili più del 50% lo è per una fisiologica cessazione della produzione mentre il restante 46% per una reale carenza. In poche parole in alcuni casi i medicinali non si trovano per "cessata commercializzazione" (definitiva o temporanea), in altri per problemi di approvvigionamento.

Angelini Pharma, dopo aver precisato che il prodotto Tachifludec polvere per soluzione orale non è inserito nella lista dei farmaci temporaneamente carenti pubblicata da Aifa, ha aggiunto che "le referenze attualmente disponibili in farmacia in quantità minori sono le formulazioni Tachipirina Orosolubile 500 mg granulato gusto fragola e vaniglia e Tachipirina Sciroppo 120 mg/5 ml. Per quanto riguarda Moment, i prodotti che attualmente hanno una disponibilità minore riguardano per lo più la forma farmaceutica in bustine (granulato per soluzione orale) con dosaggi da 200 mg e 400mg". L’azienda ha aggiunto poi che la carenza di questi prodotti è temporanea.

Carenza farmaci Paracetamolo (Aifa)

Carenza di farmaci: che cosa sta succedendo

"Il ministero della Salute sta organizzando una riunione per capire le dimensioni del problema – ha dichiarato Silvestro Scotti -. È evidente che gli allarmi, sottolineati dal sottoscritto a partire dal 4 gennaio 2023, hanno una valorizzazione, anche perché a mio avviso c’è una complessità di situazioni che stanno creando il problema".

Oltre ai problemi internazionali legati alla guerra in Ucraina e alle difficoltà di reperimento delle materie prime (plastica, vetro e alluminio per il packaging), c’è anche un problema nazionale alla base della carenza di medicinali in Italia, spiega Scotti riferendosi all'approvvigionamento. "Nonostante siamo un Paese che produce molti farmaci, siamo tra i primi esportatori in Europa, i principi attivi li importiamo prevalentemente dai Paesi dell’Est come India e Cina". Un’altra parte del problema sta nel sistema di distribuzione: prima avevamo 21-22 magazzini regionali, ora ce ne sono solo 6. Indubbiamente si tratta di una razionalizzazione" ma crea problemi di logistica. Con il caro benzina i costi di consegna dei medicinali nelle farmacie più lontane dai magazzini lievitano, creando delle differenze notevoli di reperibilità dei medicinali da regione a regione. "In Lombardia non si percepisce il problema, io sono in Campania e da stamattina ho avuto 4 telefonate di pazienti che mi chiedevano se potevano sostituire alcuni farmaci con altri".

Da considerare poi che i farmaci a carico del Servizio sanitario nazionale hanno un prezzo deciso dallo Stato e il farmacista non può cambiarlo, così come avviene invece per i medicinali da banco. Così un farmaco come l’Oki non si trova (le bustine sono prescrivibili e hanno un costo controllato dall’Aifa) mentre l’Oki task che è un farmaco da banco, che è a più basso dosaggio, si trova ma a un costo molto più alto. Lo stesso discorso possiamo farlo con il Nurofen e il Moment Act. "Gli speculatori stanno solo sulla benzina?", tuona Scotti.

Possibili soluzioni al problema

La momentanea carenza di antinfiammatori e antivirali non riguarda solo i farmaci di uso comune per curare l’influenza e il covid ma riguarda anche altri farmaci utilizzati per la cura di malattie croniche, come il Ventolin per chi soffre d’asma o lo Zofran per i pazienti oncologici. La situazione sta diventando talmente preoccupante che l'Ordine dei farmacisti si è affrettata a lanciare un appello ai cittadini a "non ricorrere a inutili scorte o accaparramenti di farmaci già carenti".

Cosa fare se si va in farmacia e non si trova il farmaco prescritto dal medico? "Prima di tutto bisogna rivolgersi al proprio medico", suggerisce Scotti sottolineando che anche nel caso di farmaci equivalenti o generici o sostituibili ci sono importanti valutazioni da fare sia sul dosaggio sia sulla categoria di farmaco. Un’altra soluzione sono i preparati galenici. Ci sono circa 2.000 farmacie italiane in grado di realizzare preparati galenici per sopperire alle carenze esistenti. Ad esempio, l’ormai introvabile ibuprofene sciroppo in versione pediatrica può essere sostituito con un preparato galenico.

"Spero che i farmacisti tornino a fare i farmacisti, mi auguro che una delle soluzioni per la carenza di farmaci possa essere la soluzione galenica realizzata all'interno della farmacia che ha le caratteristiche del farmaco prescritto dal medico. Questa è una delle possibilità che vedo nell'immediato, nell'attesa di chiarire con modelli organizzativi/regolamentari la filiera". Scotti ha poi voluto porre l'accento sugli effetti che questo problema ha sugli accessi in pronto soccorso. I pazienti, alla ricerca disperata di un determinato farmaco, ritardano le terapie esponendosi a complicanze che poi li portano ad intasare i pronto soccorso nei fine settimana.

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