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Lunedì, 25 Settembre 2023
Lo speciale

Gli orfani speciali: vittime dimenticate dei femminicidi

In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, Today.it getta una luce su chi resta. Le testimonianze, i progetti nati da Nord a Sud per aiutare i figli delle vittime

In un attimo il loro mondo crolla, la loro normalità si disintegra: non c'è più mamma, non c'è più papà, non c'è più casa. Restano lì, tra le macerie di vite distrutte. Spesso ignorati. Sono gli orfani dei femminicidi, tutti quei bambini e ragazzi che hanno perso un genitore per mano dell'altro, poi morto suicida o arrestato e recluso in carcere. Vengono chiamati "orfani speciali" perché di fatto sono orfani due volte. "Non siamo visti, siamo sempre 'figli del mostro' o 'figli della donna uccisa'", dice a Today.it Elisa (nome di fantasia), anche lei orfana speciale.

Quanti sono gli "orfani speciali" in Italia? Non lo sappiamo. Quello che sappiamo è che nel 2022 in Italia, da gennaio al 20 novembre, sono state uccise 104 donne. Metà di loro sono morte per mano del compagno o dell'ex. Nel 2021 i femminicidi erano stati 118 e in circa il 17% dei casi almeno un figlio ha assistito al delitto. Nel 2020 i femminicidi erano stati 116.

In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, Today.it mette in primo piano gli orfani speciali parlando con loro, con chi ha dato vita a progetti di sostegno, con specialisti e con la senatrice Valeria Valente, che è stata presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e ogni forma di violenza di genere.

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