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Martedì, 16 Aprile 2024
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Divieti e restrizioni per Ferragosto: niente falò, assembramenti vietati e più controlli

Preoccupa la ripresa dei contagi mentre da nord a sud in vigore restrizioni per provare a contenere i contagi durante i festeggiamenti di Ferragosto

Divieti e restrizioni per questo Ferragosto 2020, mentre preoccupa l’aumento dei contagi di coronavirus. Secondo l’ultimo report settimanale dell’Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute, adesso “l’Italia si trova in una fase epidemiologica di transizione con tendenza ad un progressivo peggioramento". La trasmissione del virus risulta "diffusa su tutto il territorio nazionale e provoca focolai anche di dimensioni rilevanti, spesso associati all’importazione di casi da Stati esteri (anche al rientro dopo periodi di vacanza in Paesi a più elevata circolazione virale)". 

Il valore dell’indice di trasmissione Rt negli ultimi giorni è superiore ad 1 – il livello di allarme – in nove Regioni italiane e ci sono 925 focolai attivi in Italia, "in aumento per la seconda settimana consecutiva", mentre l’età media dei nuovi contagi si è abbassata ed è "ormai intorno ai 40 anni". Alla luce di questo andamento, il Comitato tecnico-scientifico, che supporta il Governo nelle decisioni sulle misure di contenimento da adottare, afferma che, se i contagi continueranno a salire, i nuovi lockdown saranno inevitabili anche se saranno circoscritti a livello locale, nei territori dove è più alto il pericolo di infezioni.

Coronavirus, divieti per Ferragosto

Le misure di contenimento varate il 10 agosto con l’ultimo Dpcm non solo sono confermate, ma addirittura incrementate con nuove ordinanze emesse dalle Regioni a livello locale: obbligo di mascherina anche all’aperto e discoteche chiuse con divieto di balli anche negli spazi aperti, compresi i lidi balneari, come in Calabria, oppure limitazioni rigide, come in Emilia Romagna ed in Veneto, dove la capienza dei locali è stata ridotta al 50% e la mascherina va indossata anche mentre si balla.

Preoccupano anche i falò in spiaggia e le tradizionali adunate per guardare i fuochi d’artificio. In diverse località turistiche questi appuntamenti sono stati annullati per evitare il rischio di assembramenti, in altre invece sono state mantenute ma con un numero limitato di accessi e l’uso della mascherina anche all’aperto in mancanza della distanza di sicurezza. 

Qualche esempio. Ad Anzio divieto di accesso in spiaggia dalle 21.30 di ieri sera. A Modica e Scicli e sulle coste del Ragusano, ad esempio, spiagge chiuse - tranne nel tratto di Marina di Ragusa - dalle 21 alle 6 del mattino. A Ragusa invece accesso consentito in spiaggia ma con controllato e disciplinato. Niente bivacchi e falò anche ad Agropoli, nel Cilento, come pure ad Otranto, dove sono vietati anche i picnic oltre ai fuochi in spiaggia. Stessa decisione anche a Chioggia, dove sono stati vietati il campeggio libero, i falò e i fuochi d’artificio, e a Melendugno, in provincia di Lecce. A Numana, nella riviera del Conero, vietato l’accesso alle spiagge libere durante le ore notturne. A Cervia, sulla riviera romagnola, accesso contingentato per assistere ai fuochi d’artificio mentre ad esempio a Padova lo spettacolo dei fuochi in Prato della Valle è stato annullato e sostituito con eventi sparsi nel resto della città. 

Le autorità locali sono corse ai ripari annunciando più controlli da parte delle forze dell’ordine, per verificare il rispetto sia delle normative anti contagio sia delle nuove restrizioni. 

Boccia annuncia stretta su "movida selvaggia"

E il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, preannuncia una prossima stretta sui locali notturni e discoteche per contrastare la "movida selvaggia", che coinvolge soprattutto i giovani e vede in molti luoghi il mancato rispetto del distanziamento, del divieto di assembramenti e dell’obbligo di indossare le mascherine. "Tenere le discoteche e le sale da ballo aperte è un serio rischio", affermano fonti di Governo all'Adnkronos. Ora il ministro della Salute potrebbe riconvocare i presidenti delle Regioni in videoconferenza per invitarli a chiudere queste attività, sulla base della situazione epidemiologica e ferma restando l’autonomia decisionale di ciascuna Regione.

Problemi anche per chi trascorre le vacanze all’estero dopo che il ministero della Salute ha stabilito chi rientra da Spagna, Grecia, Malta dovrà sottoporsi a test obbligatori mediante tampone e, nel frattempo, sottoporsi a isolamento fiduciario nella propria abitazione (leggi la nuova ordinanza ministeriale sui rientri), ma è già caos nei porti e aeroporti, dove i test rapidi non sono ancora disponibili.

Il Governo ha già predisposto un piano per la seconda ondata che prevede quattro possibili scenari di evoluzione della pandemia di Covid-19 sul territorio italiano, ipotizzando anche nuove chiusure delle attività commerciali e produttive nelle zone a più alta densità di focolai.

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