Il Garante per la privacy ferma il chatbot 'Replika': "Troppi rischi per minori e persone fragili"
Il Garante per la privacy ha disposto con effetto immediato, nei confronti della società statunitense che sviluppa e gestisce l’applicazione, la limitazione provvisoria del trattamento dei dati
Il Garante per la privacy passa all'azione e ferma 'Replika'. Il chatbot, dotato di una interfaccia scritta e vocale che basandosi sull’intelligenza artificiale genera un “amico virtuale”, per il momento non potrà usare i dati personali degli utenti italiani. Il Garante per la privacy ha infatti disposto con effetto immediato, nei confronti della società statunitense che sviluppa e gestisce l’applicazione, la limitazione provvisoria del trattamento dei dati.
Proprio qualche giorno fa Guido Scorza, avvocato componente del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali, aveva provato a usare l'applicazione facendo riferimento al nostro test, che affrontando temi pesanti - dal sexting al suicidio, dall'omicidio alla violenza sessuale - aveva ottenuto risultati agghiaccianti. L'avvocato ha condannato il funzionamento del'app in un articolo pubblicato su Repubblica. Oggi, però, la questione fa un ulteriore importante passo avanti, con lo stop del Garante della privacy contenuto in un provvedimento urgente emesso il 2 febbraio scorso e firmato dal presidente Pasquale Stanzione.
"Alla luce delle recenti notizie stampa e delle prove condotte dall’Autorità su “Replika", l’applicazione presenta infatti concreti rischi per i minori d’età, a partire dalla proposizione ad essi di risposte assolutamente inidonee al loro grado di sviluppo - si legge nella nota del Garante - L’“amico virtuale” - presentato come in grado di migliorare il benessere emotivo dell’utente, aiuterebbe l’utente a comprendere i propri pensieri e calmare l'ansia, attraverso la gestione dello stress, la socializzazione e la ricerca dell'amore - ha caratteristiche che, intervenendo sull’umore della persona, possono accrescere i rischi per i soggetti ancora in una fase di sviluppo o in stato di fragilità emotiva. Manca peraltro ogni meccanismo di verifica dell’età: filtri per i minori, ma anche blocchi dell’app di fronte a dichiarazioni in cui l’utente espliciti la propria minore età. Durante la fase di creazione di un account la piattaforma si limita a richiedere solo nome, e-mail e genere".
E la proposizione di “risposte” da parte del chatbot risultano "spesso palesemente in contrasto con le tutele rafforzate che vanno assicurate ai minori e a tutti i soggetti più fragili - continua il Garante - Diverse recensioni pubblicate nei due principali “App Store”, peraltro, contengono commenti di utenti che lamentano contenuti sessualmente inopportuni. “Replika” viola il Regolamento europeo sulla privacy, non rispetta il principio di trasparenza ed effettua un trattamento di dati personali illecito, in quanto non può essere basato, anche solo implicitamente, su un contratto che il minorenne è incapace di concludere. La società sviluppatrice statunitense, Luka Inc, oltre a dover interrompere il trattamento dei dati degli utenti italiani, deve comunicare entro 20 giorni le misure intraprese in attuazione di quanto richiesto dal Garante, pena una sanzione fino a 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato globale annuo".