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Venerdì, 29 Marzo 2024
l'inverno è vicino / Russia

Gas dalla Russia, il piano di emergenza: "Un grado in meno dentro casa e un'ora di riscaldamento meno al giorno"

La Russia chiude il flusso di gas tramite Nord Stream 1, Italia ed Europa puntano su stoccaggi e austerity: ecco come potrebbe andare in inverno

La Russia continua ad aumentare i tagli di gas all'Italia e all'Europa. Anche se siamo a luglio, l'inverno sembra sempre più vicino e incombe come una minaccia concreta alla sicurezza energetica europea. Bisogna iniziare a pensare a un piano di emergenza. Oggi la Russia ha chiuso i flussi di gas tramite il gasdotto Nord Stream 1 gestito da Gazprom, la più importante infrastruttura in Europa con una capacità di trasporto di 55 miliardi di metri cubi all'anno.

Sulla carta, la chiusura sarà temporanea, di 10 giorni, per manutenzione. I governi europei però temono che i dieci giorni siano solo l'inizio di uno stop totale alle forniture. In generale, la Russia ha tagliato dell'80% le forniture di gas all'Europa. L'Italia è uno dei paesi più esposti, con il governo alla ricerca di forniture per aumentare le scorte in vista dell'inverno. Se non dovessero bastare, si dovrà agire sulla domanda, limitando i consumi con una serie di interventi che coinvolgeranno imprese e cittadini. 

Per Cingolani il risparmio di gas passa dalle abitazioni 

La Russia ha ridotto di un terzo le forniture all'Italia rispetto alla media degli ultimi giorni, secondo quanto comunicato oggi da Eni: "Gazprom - scrive la compagnia italiana - ha comunicato che per la giornata di lunedì fornirà volumi di gas pari a circa 21 milioni di metri cubi al giorno, rispetto a una media degli ultimi giorni pari a circa 32 milioni di metri cubi al giorno". La chiusura anticipata del Nord Stream 1 si aggiunge a quella di Freeport, terminal statunitense da cui parte il gas liquefatto destinato all’Europa chiuso per un incendio verificatosi a metà giugno e che non riprenderà le operazioni prima di inizio ottobre. 

Presente a un incontro online organizzato da Enea, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha sottolineato che "dobbiamo in tempi rapidissimi rimpiazzare queste forniture dalla Russi per assicurare la nostra sicurezza energetica. Nei prossimi due anni il gas proveniente da altri paesi crescerà ed entro metà 2024 saremo indipendenti dalla Russia. In questo periodo gli stoccaggi sono cruciali, soprattutto per il prossimo inverno. Il residenziale può giocare un ruolo enorme sotto il punto di vista dell’efficentamento energetico. Il consumo delle abitazioni costituisce il 30% del totale, e contribuisce per il 12% delle emissioni di CO2. Dobbiamo pensare a cosa mettere in campo per abbattere i consumi". 

Autunno-inverno senza gas russo: cosa cambierebbe in concreto per gli italiani

Per il ministro Cingolani, oltre l'azione del governo, è importante anche quella del singolo, anche grazie all'efficentamento energetico degli edifici tramite misure come il Superbonus 110% o le comunità energetiche: "Ogni azione è importante ai fini del risparmio energetico - ha detto il Ministro - Le misure come il Superbonus 110% migliorano l’efficienza degli edifici, anche se vanno migliorate, ma è chiaro che bisogna operare in maniera poderosa sugli edifici. Anche le comunità energetiche aiutano, migliorano tramite l’installazione di pannelli fotovoltaici sui condomini".

A che punto sono gli stoccaggi di gas dell'Italia

Il governo italiano punta ad applicare il regolamento Ue sullo stoccaggio dell'energia, riempendo almeno l'80% dei siti di stoccaggio del gas entro l'1 novembre 2022. A oggi, 11 luglio 2022, l'Italia è arrivata al 64%, con 6 miliardi e 100 milioni di metri cubi accumulati: "Stiamo lavorando sugli stoccaggi - ha detto Stefano Venier, amministratore delegato di Snam, durante la presentazione dei risultati di uno studio Enea sui risparmi potenziali di gas conseguibili attraverso azioni mirate nel settore residenziale - A ieri sera siamo arrivati a disporre di 6 miliardi e 100 milioni di metri cubi degli stoccaggi che corrispondono al 64% dell'obiettivo che ci siamo dati, ovvero 11 miliardi. Il nostro contribuito è stato di un miliardo e mezzo e contiamo di continuare a dare il nostro sostegno".

L'Italia punta ad avere almeno l'80%  della capacità di stoccaggio del gas entro l'1 novembre 2022: oggi siamo al 64%

"In questo momento c'è la necessità di emanciparsi dalla importazione russa che, come vediamo quotidianamente, è oggetto di incertezza - ha sottolineato Venier - Oltre ad ottimizzare gli assi già disponibili, abbiamo comprato due navi - due rigassificatori galleggianti - che contiamo di rendere operativi uno già l'anno prossimo e l'altro l'anno successivo proprio nei tempi più rapidi possibili perché il tempo è una risorsa che non dobbiamo sprecare". L'Italia è il secondo stato dell'Unione Europea per capacità di stoccaggio dopo la Germania, mentre la dipendenza italiana dal gas russo è scesa dal 40 al 25%, grazie al raddoppio del flusso attraverso il metanodotto Tap dall'Azerbaigian, a una crescita del 4% dell'estrazione nazionale (che peraltro resta molto al di sotto delle possibilità) e a maggiori apporti previsti in futuro dai rigassificatori.

capacità stoccaggio gas italia-4

Cosa succede in inverno: il piano di emergenza per il gas

Se l'opera di stoccaggio europeo e del governo non dovesse raggiungere gli obiettivi si dovrà pensare a un piano di emergenza che non può che passare dalla diminuzione della domanda, ossia dalla riduzione dei consumi di imprese e cittadini. Un piano concreto ancora non c'è, ma già si prospettano alcune decisioni da poter prendere in caso di emergenza  "Con misure semplici e che non creerebbero disagio, come l'abbassamento di un grado della temperatura delle case o la diminuzione di un’ora del riscaldamento giornaliero, avremmo la possibilità di risparmiare 1-2 miliardi di metri cubi l’anno" la stima del ministro Cingolani. "Il risparmio di acqua, unitamente al risparmio di energia per riscaldarla, applicato a milioni di cittadini potrebbe fare la differenza, come ad esempio dimezzare il tempo in cui fare la doccia. Diminuirebbero anche i costi, con risparmi per centinaia di euro l’anno per le famiglie. L’energia migliore è quella che si risparmia. In questo momento costa troppo, ma comunque in ogni caso non è gratis: risparmiarla è un dovere civico, sempre".

Gas, gli italiani si preparino al razionamento

In caso di emergenza energetica per scarse forniture, secondo alcuni giornali il piano del governo prevederebbe una serie di interventi che vanno dal "razionamento" del gas alle industrie energivore al maggior utilizzo delle centrali a carbone per la produzione di elettricità. Ma anche l'introduzione di politiche di austerity dei consumi: riscaldamento più contenuto, con tagli fino a due gradi della temperatura nelle abitazioni e negli uffici, risparmi sull'illuminazione pubblica, con orario ridotto di accensione dei lampioni sulle strade. 

Bisogna anche considerare che in Italia il 43% della produzione elettrica proviene dal gas: dunque ridurre la domanda generale di energia o produrla da fonti alternative contribuirebbe ad abbattere il consumo di gas. In caso di azzeramento delle forniture di gas dalla Russia una riduzione dei consumi sembra inevitabile: come sottolinea il think tank Bruegel con l'attuale andamento delle scorte e sulla base dei dati degli anni passati i consumi dovrebbero scendere del 9%.

Lo studio Enea: come risparmiare 180 euro in bolletta l'anno

Enea ha presentato lo studio "Azioni per la riduzione del fabbisogno nazionale di gas nel settore residenziale "grazie a un insieme di misure che si potrebbero applicare nelle case degli italiani". Il settore residenziale è responsabile del 30% dei consumi finali di energia e del 12% delle emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera. Ad esempio, abbassare di 1 °C i termostati, dai 20° abituali a 19°, porterebbe un risparmio medio nazionale del combustibile per riscaldamento domestico del 10,7%. Oppure, eliminare un’ora al giorno di riscaldamento potrebbe contribuire a un ulteriore diminuzione del 3,6% del consumo. Con queste due misure prese in contemporanea, insieme a 15 giorni in meno del periodo di accensione, il risparmio può arrivare al 17,5%, pari a circa 2,7 miliardi di metri cubi di gas.

Bollette: le nuove misure contro i rincari di gas e luce fino a settembre (ma c'è una brutta notizia)

Sul fronte delle bollette, queste proposte possono portare a un risparmio complessivo, calcolato ai prezzi attuali, di 178 euro l'anno per famiglia. Il prezzo dell'energia ha avuto un costo anche per le casse dello stato, che è intervenuto più volte: finora, il governo ha stanziato circa 30 miliardi per contenere gli effetti della crisi energetica su famiglie e imprese.

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