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Mercoledì, 6 Dicembre 2023
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Medio Oriente in fiamme, ferita turista italiana: la nuova crisi tra Israele e Gaza

Sarebbero ben 24 i palestinesi morti in seguito alle operazioni militari seguite all'uccisione del comandante militare della Jihad Islamica. Al contempo sarebbero circa 400 i razzi lanciati dalla Striscia di Gaza contro Israele

Una turista italiana è rimasta ferita alla spalla a Betlemme, nel sud della Cisgiordania: sarebbe rimasta colpita da un candelotto di gas lacrimogeno "sparato da soldati israeliani" durante scontri scoppiati tra palestinesi e militari dello Stato ebraico a seguito di una marcia di studenti per protestare contro i raid israeliani sulla Striscia di Gaza.

Se i raid contro i capi del Jihad islamico nella Striscia di Gaza e a Damasco servono a Israele per indebolire Hamas, sul campo continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime delle operazioni militari seguite all'uccisione del comandante militare della Jihad Islamica, Baha Abu al-Ata.

Che cosa sta succedendo a Gaza

Il ministero della Sanità di Gaza, secondo quanto riferisce l'agenzia palestinese Wafa, ha confermato da ieri sarebbero ben 24 i palestinesi morti, compresi una donna e tre bambini, e più di 70 quelli rimasti feriti nell'enclave palestinese. Secondo i media israeliani, almeno 12 dei 24 palestinesi uccisi appartengono a "gruppi terroristici".

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Al contempo sarebbero circa 400 i razzi lanciati dalla Striscia di Gaza contro Israele. Un lancio indiscriminato di razzi e colpi di mortaio contro centri abitati "inaccettabile" secondo il coordinatore speciale per il processo di pace in Medio oriente, Nickolay Mladenov, che ha chiesto l'immediata cessazione delle violenze.

"Non ci può essere giustificazione per gli attacchi contro i civili". 

In una nota Mladenov si è detto "molto preoccupato per la grave escalation in corso tra la Jihad Islamica palestinese ed Israele", a seguito dell'uccisione del leader del gruppo armato. "Le Nazioni Unite - ha aggiunto - stanno lavorando con urgenza per una de-escalation".

Per la Jihad Islamica palestinese è "troppo presto" per un'eventuale tregua con Israele. "L'occupazione (Israele) deve capire che il sangue dei palestinesi è prezioso - ha detto Ahmad al-Modallah, esponente della Jihad Islamica a Gaza, in una dichiarazione rilanciata dall'agenzia Dpa - L'entità dei suoi crimini merita una punizione". "È troppo presto per parlare di tregua".

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Nell'infografica realizzata da Centimetri i numeri dei Territori palestinesi (Cisgiordania e Striscia di Gaza)

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