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Giovedì, 25 Aprile 2024
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3 settembre 1982, la mafia uccide il generale Dalla Chiesa

Un uomo dedito alla giustizia ucciso da mano mafiosa insieme alla moglie, Emanuela Setti Carraro, e all'agente di scorta Domenico Russo

Oggi l'Italia ricorda il Generale Dalla Chiesa ucciso il 3 settembre del 1982 a colpi di kalashnikov insieme alla giovane moglie Emanuela Setti Carraro e all'agente di scorta Domenico Russo. Sul muro ancora sporco di sangue un cittadino scrisse "Qui è morta la speranza dei palermitani onesti".

Con il passare degli anni il ricordo di quell'uomo che lottò da sempre per la giustizia è più forte che mai e la sua morte fu poi un ulteriore slancio per credere ancora che fosse possibile un cambiamento a favore della legalità.

La vita del Generale

Il generale dei carabinieri Carlo Alberto dalla Chiesa nacque a Saluzzo (Cn) il 27 settembre del 1920, suo padre era un ufficiale dei carabinieri, che diverrà vicecomandante generale dell'Arma come poi il figlio. Nel 1982 fu vittima di un agguato mafioso dove rimase ucciso insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all'agente di scorta Domenico Russo. 

Indossò la divisa dei Carabinieri a 22 anni, il primo incarico fu in Campania alla ricerca del bandito La Marca. In occasione del terremoto del Belice, nel 1968, organizza i soccorsi. Non c'era la protezione civile a quel tempo, e per ringraziarlo i comuni di Gibellina e Montevago gli diedero la cittadinanza onoraria. 

Gli anni '70 per la Sicilia furono molto duri e segnati prima dalla scomparsa del giornalista Mauro de Mauro (16 settembre '70) e successivamente dall'uccisione del procuratore Pietro Scaglione (5 maggio '71). Dalla Chiesa fu mandato sull'isola per indagare sui due casi stilando un rapporto con ben 114 nomi tra vecchi e nuovi capimafia tra cui i nomi di alcune personalità che popoleranno per anni i titoli delle cronache giornalistiche come: Frank Coppola, i cugini Greco di Ciaculli, Tommaso Buscetta, Gerlando Alberti.

Nel 1973 Dalla Chiesa diventa generale e guida la divisione Pastrengo a Milano per fronteggiare le Brigate Rosse, il suo intervento permetterà l'arresto di Renato Curcio e Alberto Franceschini. Nel 1981 Dalla Chiesa fu nominato vicecomandante dell'Arma, l'anno dopo, il 2 maggio 1982, Prefetto di Palermo, qui quattro mesi dopo sarà ucciso.

3 settembre 1982, il giorno dell'attentato

Una "missione", quella del Generale venuto dal Nord e che già negli anni '50 aveva lavorato in Sicilia, a Corleone, che fu interrotta alle 21.15 del 3 settembre 1982. Cento giorni dopo il suo arrivo. Poche centinaia di metri dopo essere usciti dalla Prefettura di Palermo, la A112 bianca sulla quale viaggiavano Dalla Chiesa e la moglie fu affiancata da un commando a bordo di un'auto e una moto. Le raffiche di Kalashnikov non lasciarono scampo ai due, così come accadde per l'agente di scorta, Domenico Russo, che seguiva la vettura del prefetto. Per l'omicidio del Generale Dalla Chiesa, della moglie e dell'agente di scorta, sono stati condannati all'ergastolo come mandanti i boss Totò Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco, Pippo Calò, Bernardo Brusca e Nenè Geraci; mentre esecutori materiali, in primo grado, sono stati condannati Vincenzo Galatolo e Antonino Madonia, Francesco Paolo Anzelmo e Calogero Ganci.

Il libro di Rita Dalla Chiesa "Il mio valzer con papà"

Il mio valzer con papà, il libro di Rita Dalla Chiesa, figlia del generale, uscirà nelle librerie proprio nel giorno dell'agguato. L'orgoglio di una figlia che si è vista strappare la sua tranquillità troppo presto. Il libro vuole rendere omaggio al generale nell'anno del centenario della sua nascita (27 settembre 1920).

“Il mio valzer con papà”, edito da Rai Libri, è in vendita nelle librerie e negli store digitali dal 3 settembre.

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