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Sabato, 20 Aprile 2024
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Perché i giovani potrebbero aspettare fino al 2022 per avere il vaccino anti coronavirus

Lo ha spiegato la ricercatrice capo dell'Oms, Soumya Swaminathan. Attualmente nel mondo ci sono più di dieci vaccini sottoposti a studi clinici di fase avanzata

Una persona giovane e in salute potrebbe non essere vaccinata contro il coronavirus prima del 2022: a dirlo è la ricercatrice capo dell'Oms, Soumya Swaminathan, avvertendo che non sarà possibile una vaccinazione di massa rapida contro Covid-19. In sostanza, se da un lato l'Organizzazione mondiale della Sanità spera di riuscire ad avere un vaccino efficare contro Sars-Cov-2 entro il prossimo anno, molte persone potrebbero aspettare ancora molti mesi prima di ottenerne una dose. E questo perché quando un vaccino arriverà, la priorità l'avranno gli operatori sanitari e gli anziani.

Vaccino anti coronavirus e giovani: cosa ha detto l'Oms

Non sarà possibile, insomma, una vaccinazione di massa rapida contro Covid-19. "La gente tende a pensare che il primo gennaio o il primo aprile farà il vaccino e poi le cose torneranno alla normalità. Non andrà così", ha spiegato la ricercatrice dell'Oms. "La priorità l'avranno gli operatori sanitari e quelli in prima linea, su questo siamo tutti d'accordo. Ma anche in quei casi si dovrà stabilire chi corre i rischi più alti. Poi ci saranno gli anziani", ha aggiunto la ricercatrice, precisando appunto che "un giovane in salute potrebbe dover aspettare fino al 2022".

A che punto è la ricerca sul vaccino contro il coronavirus? Attualmente nel mondo ci sono più di dieci vaccini sottoposti a studi clinici di fase avanzata. Quando uno di questi vaccini sarà "potenzialmente autorizzato - ha spiegato l'Oms - sarà pubblicata una guida sulle popolazioni per le quali ogni vaccino è più adatto e su come distribuirlo logisticamente". La speranza è di avere un vaccino sicuro ed efficace "entro il 2021, ma comunque sarà disponibile in quantità limitate".

"Vaccino? Tra qualche mese dovremmo avere buone notizie"

Oggi il presidente dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) Domenico Mantoan ha parlato del vaccino anti coronavirus in un'intervista al quotidiano Il Mattino: "Tra qualche mese dovremmo avere buone notizie sul vaccino, immagino che per l'inizio del 2021 ci sarà finalmente la soluzione finale al problema. Il vaccino sconfiggerà la pandemia, ne sono sicuro. A metà marzo ho interpellato 36 industrie farmaceutiche che operano in Italia e in quell'occasione ho capito che la capacità reattiva del tessuto produttivo in questo ambito è fortissima. Dobbiamo pensare che fino a febbraio avevamo solo i tamponi, poi sono arrivati i test sierologici, a breve ci saranno i test salivari. Si capisce benissimo che in pochi mesi sono stati fatti passi da gigante, così sarà pure con il vaccino".

Mantoan ha fatto presente che è "normale che all'inizio non saranno disponibili i vaccini per tutti. Ci dovranno essere delle priorità da fissare da parte dei nostri decisori politici e decidere a chi andrà prima somministrato. Immagino si comincerà a vaccinare il personale sanitario e poi credo si passerà alle categorie della popolazione più vulnerabili. Ovviamente con il passare del tempo le industrie riusciranno a produrne non solo per tutti gli italiani, ma anche per tutti gli europei".
  

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