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Venerdì, 19 Aprile 2024
Una nuova esperienza sensoriale

La gita scolastica è virtuale e in classe si simula anche il viaggio in bus

La nuova avventura vissuta dagli alunni delle scuole di 383 città che possono dire di aver visitato una città d'arte come Firenze nonostante il coronavirus. E adesso c'è chi "andrà" anche a Torino

Una gita scolastica oggi non si può fare a causa dell’emergenza coronavirus, ma solo se la si pensa come la classica uscita fuori porta per visitare una città lontana dalla propria. Se fosse possibile vedere virtualmente le bellezze del paese nella propria classe, immaginando poi di andare fisicamente in autobus verso quella meta, allora l’esperienza, seppur immaginaria, potrebbe davvero restare nella memoria di chi l’ha vissuta come un giorno di vero divertimento e apprendimento.

È la straordinaria avventura ai tempi della Dad vissuta da 12mila alunni delle primarie e delle scuole secondarie di primo grado di 383 città, ritrovatisi virtualmente giovedì scorso per una gita scolastica a Firenze, con tanto di appuntamento alla stazione di Santa Maria Novella. Ad organizzarla sono stati il museo “Marino Marini”, “Digit srl”, spin off dell’Università di Urbino e Fondazione Cr Firenze. Tutto grazie ad un software che consente la partecipazione di un alto numero di utenti. Così i bambini, o da casa o in gruppo ma senza uscire dalla loro classe, hanno acceso le loro lavagne virtuali o si sono ritrovati davanti ad un proiettore e, a partire dalle ore 9, sono partiti per il capoluogo toscano. In alcuni casi le scuole hanno anche simulato il viaggio in autobus, come è successo a Bari, o distribuito pranzi al sacco con specialità toscane, per un viaggio terminato alle 19.

In Dad la gita scolastica è virtuale

Una vera esperienza sensoriale, durante la quale i partecipanti sono entrati nei musei, hanno passeggiato lungo il fiume Arno, scoperto l’arte, viaggiato dai monumenti più noti fino agli angoli più suggestivi della città. Ma come si fa a riprodurre una esperienza del genere senza annoiare i ragazzi? Con l’interazione. Infatti gli alunni, sempre attraverso la realtà virtuale, hanno avuto la possibilità di “incontrare” esperti ed educatori, capaci di narrare loro le bellezze fiorentine.

Un’idea innovativa che ha già contagiato altre città, che si sono rese disponibili ad aprire le loro porte al virtuale. Una di queste è Torino e ci sono già diverse scuole che si stanno organizzando. Ad esempio Trieste, dove saranno quindici alunni della quarta elementare della scuola primaria ad andare in “gita” del 22 e 23 aprile. Qui l’idea è stata dell’insegnante Marialuisa Nicosia: "Non volevo deludere gli alunni, così ho pensato di proporre loro qualcosa di diverso. Siamo tutti consapevoli che il virtuale non potrà mai sostituire un viaggio vero e proprio" ha dichiarato l'insegnante. Una soluzione che ha entusiasmato anche il dirigente scolastico, il quale ha deciso di estendere la possibilità di parteciparvi all'intero istituto.

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