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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il punto

Il governo studia il green pass esteso, ma l'obbligo vaccinale "resta una possibilità"

Il ministro della Salute Speranza non esclude forzature, per ora però l'esecutivo punta ad ampliare l'uso del certificato verde. La linea di Salvini: "No agli obblighi, ma la Lega non tifa no vax"

Il governo punta ad estendere il green pass ad altre categorie di lavoratori, ma l'obbligo vaccinale resta una possibilità sul tavolo. Lo ha ribadito il ministro della Salute Roberto Speranza dopo che ieri il premier Mario Draghi aveva chiarito senza mezzi termini che presto o tardi l'obbligo arriverà. Speranza dal canto suo è stato più cauto, ma ha lasciato intendere che se non si arriverà ad una copertura vaccinale soddisfacenti non resteranno molte altre strade.

"Due giorni fa abbiamo superato il 70% di persone vaccinabili che hanno superato il loro ciclo, ma noi vogliamo insistere, vogliamo che questo numero cresca sempre di più" ha affermato durante una conferenza stampa seguita alla firma di un memorandum sulla ricerca, le scienze mediche e le politiche dell’assistenza, con il Segretario alla Salute degli Stati Uniti, Xavier Becerra. "Per questo valutiamo, sin dai prossimi giorni, decisioni che possano portarci all'estensione dell'utilizzo del Green pass ad altri ambiti della vita delle persone. E per questo motivo non ci precludiamo anche la possibilità, resta una possibilità in questo momento, qualora ce ne fosse bisogno, di poter utilizzare anche l'obbligo di vaccinazione".

Un obbligo, ha ricordato Speranza, "che la Costituzione consente con un'iniziativa di natura legislativa e che noi riteniamo sia uno strumento a disposizione del parlamento e del governo, nel caso in cui questo dovesse essere necessario".

Il ministro della Salute, tornando poi alla conferenza di ieri del premier Draghi, ha sottolineato come "le parole, l'impianto, la linea direttrice indicata dal presidente del Consiglio" siano "la linea giusta, che parte da una grande consapevolezza: che il Covid è ancora un nemico insidioso e che i vaccini sono lo strumento fondamentale per provare a combattere contro questo virus. E quindi - ha sostenuto Speranza - la nostra spinta sarà molto determinata e molto forte per far salire ancora la percentuale di italiani vaccinati".

Ma sull'obbligo vaccinale nella maggioranza ci sono sensibilità diverse. Per il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, "in questo momento l’obbligo non serve. Vedo più un allargamento del green pass in Italia". "I numeri stanno dalla nostra parte" ha detto Sileri. "Si può parlare di obbligo se l'epidemia accelera e le persone non si vaccinano. Oggi le vaccinazioni aumentano, raggiungeremo il target dell'80% della popolazione vaccinata. La possibilità di tirare fuori l’obbligo dal cassetto è l’extrema ratio. Poi: per chi servirebbe l’obbligo? Con quale vaccino?", si chiede Sileri a In onda.

La linea di Salvini: "No agli obblighi, ma la Lega non tifa no vax"

Infine va registrata la posizione della Lega, fermamente contraria ad ogni forma di obbligo nonché all'estensione del green pass. Il segretario ha chiarito che nel suo partito "non c'è tifoseria no vax e sì vax. Siamo per la libertà di scelta sul vaccino". "Io sono vaccinato e ho il green pass, non ritengo di imporre la mia scelta ad altri" ha rimarcato. "Rimaniamo, come Lega, culturalmente e per convenienza per i cittadini, sostenitori della volontarietà e della libertà di scelta", ha detto Salvini.

"Il green pass può essere una tutela per i grandi eventi, ma pensare di metterlo in metro a Roma alle 8 del mattino significa voler creare confusione e problemi", ha aggiunto il leader della Lega. "In commissione ce l'hanno bocciato, lo riproporremo in aula: tu, Stato, fai di tutto per portarmi a vaccinare? Bene, però se ci sono danni mi risarcisci tu che mi stai portando a questa scelta, non sulla pelle dei cittadini", ha detto ancora.

"Mio figlio sta andando adesso a vaccinarsi non perchè fosse convinto, ma iniziano gli allenamenti di calcio e avrebbe dovuto fare tre tamponi a settimana, 30 euro. Io non voglio un'Italia di ricchi e poveri, ma se lo Stato mi impone una cosa mi mette a disposizione gli elementi per andare avanti", ha spiegato Salvini. Insomma la linea non cambia. E anche sull'estensione del green pass sarà battaglia.

Il nuovo decreto per estendere il green pass 

Secondo le ultime indiscrezioni, la certificazione verde dovrebbe essere estesa anche ai dipendenti della pubblica amministrazione, nonché in settori in cui il green pass è già obbligatorio per gli utenti. E' ad esempio il caso di camerieri e baristi, ma anche di chi lavora a stretto contatto con il pubblico ad esempio sui treni o in cinema o palestre. Per ora il governo è ancora al lavoro sul testo che dovrebbe entrare in vigore il 4 ottobre. Certo è che la Lega promette battaglia. Per l'esecutivo saranno giorni complicati.  

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