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Martedì, 19 Marzo 2024
Previsioni

Green Pass: fino a quando nel 2022?

Almeno fino alla primavera, secondo le ipotesi più plausibili. Sileri: "Bisogna procedere per gradi". Le prime tappe verso la nuova normalità, al termine dello stato di emergenza il 31 dicembre, saranno via via l'addio al distanziamento, alle mascherine obbligatorie e anche al sistema a colori delle regioni con zona rossa, arancione e gialla

"Il Green pass obbligatorio lo toglieremo, ma non ora. Bisogna procedere per gradi. Prima toglieremo l'obbligo del distanziamento, poi le mascherine e infine il green pass. Il vaccino obbligatorio non servirebbe, non convincerà i no vax a vaccinarsi": lo ha detto oggi il sottosegretario al Ministero della Salute Pierpaolo Sileri. Vediamo quali sono gli scenari più plausibili per i prossimi mesi. Sono stati 1.034.626 i Green Pass scaricati ieri 25 ottobre (domenica erano stati 441.355): si tratta della giornata con più certificati scaricati dopo quella del 18 ottobre, il primo lunedì post-obbligo, quando furono 1.049.384. Sono così in totale quasi 108 milioni i Green Pass scaricati.

Green Pass fino all'estate 2022 senza stato di emergenza?

Green Pass: fino a quando sarà in vigore?

Dal 15 ottobre 2021 il Green Pass, la certificazione verde che attesta l'avvenuta vaccinazione, un tampone negativo recente o la guarigione dal Covid, è obbligatorio per lavorare tanto nel pubblico quanto nelle aziende private. Il Green Pass è ormai indispensabile su molti mezzi di trasporto a lunga percorrenza, eventi culturali, convegni, bar, locali e ristoranti al chiuso, sino ad arrivare alle strutture sanitarie. Lo stato di emergenza sanitaria per ora è in vigore fino al 31 dicembre 2021. E poi? Fino a quando resterà in vigore l'obbligo di Green Pass?

Il superamento sarà graduale. E' "scontato" che le cose restino così come sono almeno fino al 31 dicembre 2021 e che resti anche l'obbligo di Green Pass. Il decreto che ha esteso l'obbligo di Green Pass anche sul lavoro prevede espressamente che la misura resterà in vigore "dal 15 ottobre 2021 e fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza". A norma di legge, lo stato di emergenza potrebbe essere prorogato per soli altri 30 giorni, fino al 31 gennaio 2022, non oltre.

In caso di dati epidemiologici incoraggianti, un abbandono con gradualità del Green Pass è probabile o no? In alcuni luoghi la certiifcazione verde resterà "per sempre"? Il commissario per l'emergenza Figliuolo nei giorni scorsi aveva ragionato così: "La possibilità di allentare le misure - ha detto - si presenterà solo quando verrà raggiunto il 90% della popolazione vaccinata". La soglia non è stata ancora raggiunta ma per fine 2021 è alla portata.

Con lo stato d'emergenza cosa cambia in concreto? Vengono attribuiti poteri straordinari al governo (e anche alla protezione civile), tra cui la possibilità di operare in deroga alle disposizioni di legge vigenti. Il provvedimento permette inoltre di effettuare alcuni interventi speciali con ordinanze in deroga alle disposizioni di legge (sempre però nel rispetto dei limiti costituzionali), tra i quali rientrano i Dpcm e le ordinanze ministeriali a cui il governo ha fatto ampiamente ricorso in questo anno e mezzo di emergenza coronavirus.

Quali sono le prossime restrizioni a essere tolte

Di fatto il Green Pass  viaggia su una retta non parallela rispetto allo stato di emergenza; nulla esclude che l'obbligo di Green Pass possa essere prorogato anche oltre tale scadenza con una nuova legge ad hoc. Pare complesso oggi credere che la lunga trafila di queste settimane per l'organizzazione dei controlli, linee guida e circolari (oltre ai numerosi pareri legali) siano stati propedeutici a un obbligo di Green Pass per "soli" due mesi e mezzo, dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021.

Se l'abbandono del certificato verde sarà graduale, è facile immaginare che il primo "obbligo" di Green Pass a saltare sarà quello per tutti i luoghi di lavoro (specificità italiana rispetto ad altri Paesi europei nei quali la certificazione verde è meno pervasiva), ma siamo nel campo delle ipotesi. Sull'obbligo di Green Pass il ministro della Salute Roberto Speranza, ribadisce che non è stata presa alcuna decisione al momento ma si valuterà "passo dopo passo" quando toglierlo visto che "è uno strumento che rende più sicuri i luoghi dove si utilizza e ha un effetto incentivante sulle vaccinazioni. Avremo tutto il tempo di monitorarlo".

Sileri crede che il "Green Pass sarà l'ultima cosa che andrà tolta". Calendario alla mano, potrebbe dunque restare almeno fino a primavera, in modo da superare la stagione invernale quando si sovrapporranno i casi di influenza stagionale. Poi si vedrà: le prime tappe verso la nuova normalità saranno l'addio al distanziamento (peraltro rispettato sempre più a fatica nella vita di tutti i giorni), l'addio alle mascherine obbligatorie al chiuso, e un'altra restrizione a cadere tra quelle ancora in essere potrebbe essere, dopo il 31 dicembre, il sistema dei colori con zone rosse, arancioni e gialle varato il 6 novembre 2020. In caso di prolungata incidenza nazionale sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti, soglia della zona bianca, è facile pensare che il sistema a colori diventi obsoleto. Il presupposto è che la situazione negli ospedali resti sotto controllo. L'addio al Green Pass verrà probabilmente dopo l'inverno. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa prevede che novità potrebbero arrivare solo l’anno prossimo. All’inizio del 2022 "sarà possibile rivedere ed eventualmente ridurre l’attuale applicazione del green pass - ha affermato - se i dati dell’epidemia di Covid-19 continueranno a mostrare un trend di miglioramento".

La normativa sul Green Pass probabilmente non finirà tutta insieme nel dimenticatoio: per alcun settori nel 2022 potrebbe restare in vigore.

Se domandare oggi come oggi al governo quando finirà l'obbligo di Green Pass è poco sensato, non lo è invece chiedere che vengano resi noti con trasparenza quali saranno i precisi parametri in base a cui verranno fatte le scelte e prese le decisioni future, e quando la situazione epidemiologica verrà considerata sotto controllo, visto che l'eradicazione del virus non è una possibilità e il Sars-CoV-2 continuerà a circolare per anni. 

Quanto dura il Green Pass?

Il periodo di validità del Green Pass dipende dal tipo di certificazione rilasciata:

  • Fine ciclo vaccinazione: certificazione valida per dodici mesi dalla data dell'ultima somministrazione;
  • prima dose vaccinazione: certificazione valida fino alla somministrazione successiva;
  • tampone: certificazione valida per 48 ore dal momento del prelievo in caso di test antigenico rapido e 72 ore per i test molecolari;
  • guarigione: certificazione valida per sei mesi, sono da ritenere valide le date indicate sul documento.
  • guarigione con una dose di vaccino (effettuata entro dodici mesi dal primo tampone molecolare positivo): certificazione valida per nove mesi.
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