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Giovedì, 25 Aprile 2024
La cronaca della giornata

Alle proteste contro il green pass non c'erano i "no green pass"

La minaccia era quella di bloccare le stazioni ferroviarie di mezza Italia, ma all'appello hanno risposto poche decine di manifestanti. Un flop totale

Avevano minacciato di bloccare le stazioni ferroviarie di mezza Italia al grido di "non partirà nessuno!", ma la protesta dei no green pass contro l'obbligo del certificato verde sui mezzi di trasporto si è rivelata un flop clamoroso. Davanti alla stazione Tiburtina di Roma i manifestanti si potevano contare sulle dita di una mano. Ben più numeroso il drappello dei cronisti. "Ero qui per manifestare contro il Green Pass e contro il vaccino", dice una signora, "mi aspettavo di trovare migliaia di manifestanti e invece siamo tre o quattro". 

Alla stazione centrale di Napoli i contestatori erano appena due: hanno urlato la loro contrarietà al certificato verde, sventolato una bandiera italiana, poi rinunciato alla manifestazione. Ma sottolineando di essere "contro il vaccino e contro la dittatura".

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Anche a Milano la protesta è stata un gigantesco flop. I primi manifestanti (una manciata) si sono presentati puntuali intorno alle 14:45 proprio quando sul gruppo "organizzatore" l'admin scriveva "Tutti davanti alla stazione!". Nei minuti successivi ne sono arrivati altri alla spicciolata. Il totale? Circa una ventina, tutti hanno lanciato lanciato insulti nei confronti dei membri del governo, del presidente della Repubblica e dei numerosi giornalisti presenti, oltre a frasi sconclusionate del tipo "Preferisco morire come Gesù che camminava in mezzo ai lebbrosi". Tutti sono stati identificati dalle forze dell'ordine e non è escluso che dovranno rispondere per le frasi pronunciate, come è successo in passato.

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A Torino non è andata molto meglio. Due i gruppi che si sono ritrovati a Porta Nuova: uno più folto, da una trentina di persone; l'altro più piccolo, una decina circa, a lato del piazzale. Entrambi, però, molto pacifici: hanno spiegato le loro ragioni senza però provare a forzare i blocchi delle forze dell'ordine. 

A Genova i No Vax si sarebbero dovuti incontrare a partire dalle 14.30 di fronte a stazione Principe ma all'appello hanno risposto soltato una decina di persone. Molti invece, come d'altra parte in tutte le città, i controlli con un massiccio spiegamento di forze dell'ordine che hanno blindato gli accessi della stazione in piazza Acquaverde. 

Insomma, un flop totale. L'iniziativa, in programma alle ore 15, era stata lanciata in 54 stazioni italiane sulla chat Telegram "basta dittatura". Lo scopo sarebbe dovuto essere quello di non far viaggiare nessuno, un proposito che aveva visto il Viminale annunciare pugno di ferro contro chi avesse messo in campo azioni illegali. In effetti lo spiegamento di forze dell'ordine a protezione delle stazioni è stato imponente. Ma dei 'no green pass' non c'era ombra. O quasi. 

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