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Venerdì, 29 Marzo 2024
Scuola al via

Chi controllerà il green pass a scuola

Attesa per la piattaforma che servirà per i controlli relativi al certificato verde per il personale scolastico. Previsti intanto due step per docenti e Ata: per i primi giorni di settembre si partirà con l’app VerificaC19

Dal 1 settembre entrano in vigore le nuove regole per il green pass, obbligatorio anche per il personale scolastico e c'è attesa per la piattaforma su cui sta lavorando il ministero per i controlli relativi al certificato verde. "Ci sarà un po' di disagio, siamo un po' in ritardo, ma è davvero questione di pochi giorni", ha detto al Corriere la sottosegretaria al ministero dell'Istruzione Barbara Floridia, intervenendo sulla questione di ritardi della piattaforma che controllerà il green pass a scuola. "Ho sentito molti presidi dal Veneto alla Sicilia che si stanno organizzando in attesa della piattaforma che permetterà di controllare automaticamente i green pass, ma rispettando la privacy di ognuno", ha aggiunto Floridia. L'idea piace ai presidi anche se, come ha detto ieri il presidente dell'Associazione nazionale presidi di Roma, Mario Rusconi, "avevamo sollecitato una soluzione del genere i primi di agosto" e ora "stiamo aspettando la piattaforma e confidiamo che arrivi per l’inizio delle lezioni come ci è stato assicurato" mentre per gli esami di riparazione in partenza proprio dal 1 settembre "faremo i controlli singolarmente" e "non prevediamo grandi disagi perché parliamo di 10-20 docenti per scuola" ma "stiamo aspettando la piattaforma e confidiamo che arrivi per l’inizio delle lezioni come ci è stato assicurato". 

Per quanto riguarda l'avvio dell'anno scolastico e i controlli del green pass ci saranno due step: uno dal 1 al 13 settembre, con una procedura "ordinaria" tramite App per il controllo della certificazione verde, e uno successivo dal 13 settembre in poi (quando cioè suoneranno le campanelle dell'inizio anno scolastico in gran parte delle regioni d'Italia) con l'avvio della procedura automatizzata. Il mancato rispetto del requisito è considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso.

I due step per la verifica del green pass a scuola

Ieri il ministero dell'Istruzione ha inviato alle scuole una nota per spiegare le modalità del controllo. La verifica "ordinaria" del green pass avverrà tramite l’app "VerificaC19". Su richiesta del verificatore (ossia il dirigente scolastico o un suo delegato), l'interessato dovrà mostrare il QR Code abbinato alla propria certificazione verde, in formato cartaceo oppure in digitale. A quel punto l'app andrà a scansionare il codice, fornendo tre possibili risultati: uno schermo verde se la certificazione è riconosciuta come valida per l'Italia e per l'Europa, uno schermo azzurro se la certificazione è valida solo per l'Italia e uno schermo rosso in caso di errore di lettura oppure se la certificazione non è ancora valida o scaduta. Qualora dovesse comparire la schermata rossa, il personale non potrà entrare a scuola e dovrà "regolarizzare" la propria posizione, vaccinandosi oppure effettuando un test antigienico rapido o molecolare.

"La richiamata procedura 'ordinaria, come evidente, è assai semplice - si legge nella nota del ministero - Purtuttavia, presenta il limite di dovere verificare giornalmente ciascun singolo QRCode del personale dell'istituzione scolastica, proprio per l'anzidetta diversa durata della certificazione (da un massimo di 9 mesi ad un minimo di 48 ore) e perché, per ragioni di riservatezza, tale durata non è rilevabile dalla scansione del QRCode". Considerato il numero di dipendente di ciascun istituto, ammette il ministero, è chiaro che "potrebbero dunque determinarsi, soprattutto nei momenti di inizio e fine delle lezioni, rallentamenti nelle operazioni materiali di verifica" ma nonostante questo non sarà possibile far ricorso "all’autocertificazione da parte dell’interessato", come previsto dalla normativa vigente. Questo anche per "ragioni di riservatezza". 

Per quanto riguarda la seconda fase, quella da 13 settembre in poi, quando torneranno in classe la maggior parte degli studenti, è previsto il controllo con piattaforma digitale. In raccordo con il garante della Privacy e con il ministero della Salute "questa amministrazione - si legge nella circolare - sta operando al fine di realizzare l'interoperabilità tra il sistema informativo in uso presso la scuola (Sidi) e la piattaforma nazionale Dgc così da poter e, a regime, velocizzare le più semplici operazioni richieste". Viene però specificato che "per l'adozione della procedura, destinata al personale delle istituzioni scolastiche statali, è richiesto uno specifico intervento normativo, atto a consentire l'utilizzo nel rispetto della protezione dei dati personali".

Dal Garante per la Privacy arriva l'ok alle modalità di verifica del green pass

Il Garante per la protezione dei dati personali, in via d'urgenza, ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto del presidente del Consiglio dei ministri che introduce modalità semplificate di verifica delle certificazioni verdi del personale scolastico, alternative a quelle ordinarie che prevedono l'uso dell'App VerificaC19, che rimane comunque utilizzabile. A comunicarlo è lo stesso Garante con una nota.

Le istituzioni scolastiche, fa sapere il Garante, "in qualità di datori di lavoro, si limiteranno a verificare - attraverso il Sistema informativo dell'istruzione-Sidi e la Piattaforma nazionale-DGC - il mero possesso del green pass da parte del personale, trattando esclusivamente i dati necessari". La verifica dovrà essere effettuata quotidianamente prima dell'accesso in sede e dovrà riguardare solo il personale per cui è prevista l'effettiva presenza in servizio nel giorno della verifica, escludendo comunque chi è assente per specifici motivi (ferie, permessi, malattia, ndr). Chi farà la verifica potrà raccogliere "solo i dati strettamente necessari all'applicazione delle misure previste in caso di mancato rispetto degli obblighi sul green pass (ad esempio assenza ingiustificata, sospensione del rapporto di lavoro e del pagamento dello stipendio)" e "potranno accedere, in modo selettivo, ai soli dati del personale in servizio presso le istituzioni scolastiche di propria competenza". Le operazioni di verifica saranno "oggetto di registrazione in appositi log", conservati per dodici mesi.

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