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Giovedì, 28 Marzo 2024

Stefano Pagliarini

Responsabile redazione

Perché delle tante Greta Beccaglia bisogna parlare ogni giorno

Quanto accaduto alla giornalista sportiva Greta Beccaglia è una violenza sessuale perché così la considera il nostro codice penale. E se ancora ci fosse bisogno di spiegare perché non si possa accettare alcuna minimizzazione di una violenza sessuale in diretta televisiva, è emblematico il caso capitato ad una operatrice sanitaria abruzzese. Mi ha scritto per ricordarmi quale sia il nocciolo del problema che non dobbiamo mai perdere di vista: la normalizzazione della cultura che svilisce le donne, le professioniste, le tante Greta Beccaglia che, ogni giorno, si ritrovano a vivere scene così:

“Tu ormai ti occupi di noi donne e racconti quotidianamente degli abusi e delle paure che purtroppo a tutt'oggi sono ancora presenti. La parola femminicidio fa parte del vocabolario italiano, non si riesce a depennare. Volevo semplicemente condividere con te una mia riflessione.

Sono al lavoro. Ho appena fatto un esame ad un signore di mezza età, che ha iniziato a chiacchierare del vaccino: “Terza dose sì, terza dose no”. Ha tenuto a sottolineare come la televisione e i giornalisti dei vari programmi televisivi, in questi giorni, stiano dando spazio e troppa importanza a quanto accaduto alla giornalista sportiva. Riteneva il gesto del "tifoso" una "stupidata", una cosa da niente, come fosse normale. Ha espressamente detto: “Una cosa tra ragazzi. E’ un ragazzotto, ha fatto una stupidata in simpatia. Non sarebbe meglio parlare dei no vax in tv, signorina?”. Io ho risposto semplicemente che in un Paese libero e democratico è giusto che venga dato spazio a temi diversi dal Covid e dai no vax. Ben vengano queste tematiche, per educare, augurando a lui di non trovarsi mai in una situazione simile, cioè essere il padre di una figlia femmina, che debba subire questi atti come fosse normalità. 

Giornalista molestata, ecco perché le scuse non bastano

Tutto questo per dire che, fino a quando tutto sarà normale, fino a quando tv e giornali non affronteranno il tema della difesa delle donne ogni giorno perché il Covid è più importante. Fino a quando ci saranno sempre argomenti di serie A e argomenti di serie B, sarà difficile cambiare qualcosa in questa società. Ci tengo a sottolineare che, al di là del titolo di studio (dottoressa, tecnico o infermiera) è proprio la professionista sanitaria donna ad essere sempre sminuita in quanto donna. Buon lavoro”.

Questa storia ci insegna come di Greta Beccaglia ce ne siano tante, continuamente. Ogni giorno, da qualche parte c'è una professionista che, nella migliore delle ipotesi, viene sminuita. E' bene ricordare come, in casi come questi, si può fare ben poco, se non provare a spiegare che no, non è una "stupidata" perchè offende e mortifica una donna. E' invece un dovere denunciare ogni volta che una donna è costretta a subire atti sessuali di ogni genere. potete anche chiamarle "molestie" ma, con tutte le sfumature del caso, quegli atti, senza consenso, hanno un solo nome: violenza sessuale.  
 

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