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Giovedì, 25 Aprile 2024
Forlì / Forlì-Cesena

Le 800 dosi di vaccino andate perse per un guasto al congelatore dell'ospedale

Furioso l'assessore alla Sanità della Regione Emilia-Romagna, Raffaele Donini: "Andranno presi provvedimenti veloci ed appropriati sul piano disciplinare"

Un grave guasto al congelatore dove erano stati stoccati all'ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì i vaccini Moderna inviati all’Ausl Romagna ha portato alla perdita di 800 dosi del vaccino stesso. E’ accaduto nella notte di giovedì. Tra le prime ipotesi un errore umano, che potrebbe aver impedito la messa in sicurezza immediata delle fiale dopo il verificarsi del guasto al congelatore.

Le 800 dosi di vaccino Moderna andate perse a Forlì

Secondo una prima ricostruzione, il congelatore, nonostante fosse stato completamente revisionato nei giorni scorsi, assieme al sistema d’allarme, verso le ore 22,30 si è guastato. L’allarme, sempre secondo una prima sommaria ricostruzione, è correttamente partito verso la centrale operativa. Ma, per ragioni che sono in fase di accertamento, il segnale non è stato correttamente rilevato dall’operatore addetto. Quando il problema è stato evidenziato, di prima mattina, sono immediatamente partite le procedure per utilizzare, in sicurezza, le dosi vaccinali. Entro, cioè, le 12 ore nelle quali deve essere utilizzato il siero dopo lo scongelamento.

L’azienda sanitaria, nel rispetto di tutte le procedure operative e di sicurezza previste da Moderna, si è attivata per una rapida consegna del maggior numero di dosi possibile presso tutti i centri di vaccinazione della Romagna e, successivamente, anche presso il punto di vaccinazione di Bologna. Questa operazione ha consentito di somministrare correttamente, ai destinatari previsti in questa prima fase della vaccinazione, 700 vaccini su 1.500, entro i parametri di sicurezza previsti.

Il guasto al congelatore dell'ospedale Morgagni

“È del tutto evidente - ha spiegato il direttore generale di Ausl Romagna, Tiziano Carradori - che siamo di fronte ad un fatto grave. Stiamo conducendo una rigorosa indagine interna per capire l’esatta dinamica degli avvenimenti e per evidenziare le responsabilità. E tutto questo avrà conseguenze, come è ovvio che sia.  In attesa di fornire altri particolari, che sarà doveroso dare dopo aver avuto certezza della dinamica degli eventi, esprimo a nome dell’Azienda il mio più sincero rammarico per quanto accaduto. Un incidente che non doveva accadere ma che non deve, però, far venir meno la fiducia nello straordinario lavoro che, giorno dopo giorno, i professionisti della sanità garantiscono per la salute dei cittadini. Né oscurare l'entità e la qualità dell’impegno che tutti gli operatori dell'Azienda hanno prestato e che sino a ieri ha consentito di vaccinare oltre 23.500 persone”. 

Furioso l'assessore alla Sanità della Regione Emilia-Romagna, Raffaele Donini che annuncia provvedimenti veloci ed appropriati sul piano disciplinare: "C'è un lavoro di squadra enorme e l'impegno di tanti, tantissimi, per uno sforzo senza precedenti. Anche in ragione di questo sforzo enorme, che sta consentendo anche in Romagna la vaccinazione di decine di migliaia di persone non possiamo permettere che accadano questi fatti"

"Attendo una relazione dettagliata da parte della Ausl Romagna. Dopodiché andranno presi provvedimenti veloci ed appropriati sul piano disciplinare individuando precise responsabilità per l'accaduto".

Vaccini, c'è un problema: Pfizer rallenta mentre la variante brasiliana fa paura 

La notizia arriva mentre Pfizer oggi alle 15,38 ha comunicato unilateralmente che a partire da lunedì consegnerà al nostro Paese circa il 29% di fiale di vaccino in meno rispetto a quanto pianificato. Analoga comunicazione è pervenuta a tutti i Paesi della Ue. Lo sottolinea in una nota il commissario straordinario all'emergenza coronavirus Domenico Arcuri che denuncia come la casa farmaceutica abbia unilateralmente deciso in quali centri di somministrazione del nostro Paese ridurrà le fiale inviate e in quale misura. 

"La Pfizer ha altresì annunciato che non può prevedere se queste minori forniture proseguiranno anche nelle prossime settimane, né tantomeno in che misura".

Il rallentamento mette di fatto in crisi il calendario vaccinale che prevedeva nelle prossime settimane il completamento della somministrazione del vaccino agli over 80 e la seconda dose per il personale sanitario e socio sanitario e per gli ospiti delle Rsa. Il Commissario ha quindi chiesto a Pfizer di rivedere i propri intenti e ha espresso l'auspicio "di non essere costretto a dover tutelare in altro modo il diritto alla salute dei cittadini italiani".

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