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Giovedì, 25 Aprile 2024
La decisione del Cdm

Dall'Italia aiuti militari all'Ucraina, stato di emergenza e possibile razionamento del gas: ecco l'ultimo decreto Draghi

Lo scopo è dare "assistenza al popolo ucraino attraverso la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti". Sul fronte interno varate soluzioni per avere "maggiore flessibilità nell'uso delle diverse sorgenti di energia elettrica del Paese". Tutte le novità

La crisi Ucraina al centro dell'attenzione della politica italiana. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all'unanimità (incassando anche la "benedizione" della Lega ndr) a un nuovo decreto con aiuti, anche militari, all'Ucraina. Disco verde anche alla norma che consente di diversificare le fonti energetiche, con la possibilità di ricorrere al razionamento del gas. Sì anche alla proroga dello stato di emergenza fino al 31 dicembre 2022. Le misure integrano il contenuto del decreto legge già approvato lo scorso 25 febbraio.

Gli aiuti militari

Il decreto contiene una norma per la quale - dopo una preventiva risoluzione delle Camere - si consente al ministro della Difesa di adottare un decreto interministeriale "per la cessione alle autorità governative dell'Ucraina di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari". E' prevista peraltro una deroga specifica ad alcune disposizioni vigenti.

La norma per fornire aiuti anche militari all'Ucraina trova il favore anche del Carroccio. Secondo quanto si apprende c'è stata una tlefonata tra il premier Draghi e il leader della Lega, Matteo Salvinim prima del Cdm. Nella telefonata, spiegano fonti della Lega, Salvini e Draghi hanno fatto il punto della situazione, parlando del vertice che si sarebbe svolto di lì a poco e della risoluzione di maggioranza. Salvini, secondo le stesse fonti, ha ribadito la posizione della Lega: "Massimo sostegno al governo ma invito alla cautela e alla massima diplomazia".

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Il razionamento del gas

Una seconda parte del provvedimento si occupa del "rischio imprevisto per il normale funzionamento del sistema nazionale di gas naturale". Per questo si autorizza l'anticipo, anche a scopo preventivo, dell'adozione delle misure di aumento dell'offerta e/o riduzione della domanda di gas previste in casi di emergenza. 

La norma rende immediatamente attuabile, se fosse necessario, la riduzione del consumo di gas delle centrali elettriche oggi attive, attraverso la massimizzazione della produzione da altre fonti e fermo restando il contributo delle energie rinnovabili. Le misure, se necessarie, saranno rese operative da Terna spa, in qualità di gestore della rete di trasmissione nazionale.

Stato di emergenza fino al 31 dicembre

Su proposta di Draghi, il Cdm ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza, fino al 31 dicembre 2022, per "assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina sul territorio nazionale in conseguenza della grave crisi internazionale in atto". Al fine di organizzare ed attuare gli interventi più urgenti sono stati stanziati 10 milioni di euro, a carico del Fondo per le emergenze nazionali.

Porte aperte ai rifugiati

Nel decreto di prevede che parte dei profughi si indirizzi verso l'Italia, dove c'è già una forte presenza di cittadini ucraini, circa 250.000 persone. Si punta al rafforzamento della rete di accoglienza degli stranieri. Inoltre, si dispone che i cittadini ucraini vengano ospitati nei Cas anche indipendentemente dal fatto che abbiano presentato domanda di protezione internazionale.

Università

Infine, è istituito un apposito dondo da 500 mila euro per finanziare misure di sostegno per studenti, ricercatori e docenti ucraini affinché possano svolgere le proprie attività presso università, istituzioni per l'alta formazione artistica, musicale e coreutica ed enti di ricerca italiani.

 

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