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Giovedì, 28 Marzo 2024
Guerra in Ucraina

La fuga dalle bombe di Kiev, mamma e figlia disabile finalmente in Italia: "Lì è un inferno"

Elena Pastux e le due figlie, una di loro è in costretta su una carrozzina, erano rimaste bloccate in Ucraina con lo scoppio del conflitto. Nelle parole della donna, atterrata a Palermo, gli orrori della guerra e il viaggio verso la salvezza

Sono riuscite a lasciarsi alle spalle il suono delle bombe, la paura di restare intrappolate nell'orrore della guerra in Ucraina e ieri sera, 1 marzo, sono tornate in Italia, a Palermo. Elena Pastux e le due figlie, di cui una disabile, sono rientrate con un volo proveniente da Cracovia. La donna, al suo arrivo, ha raccontato gli orrori delle bombe e il viaggio verso la salvezza a PalermoToday. "Noi siamo salve, ma lì è un inferno", ha detto. Ad accoglierle anche il sindaco, Leoluca Orlando.  

L'invasione russa in Ucraina

Orlando ha spiegato: "Insieme a tutta la scuola Perez (quella frequentata dalla bimba disabile ndr) abbiamo seguito questa vicenda. Sono entrato in contatto con la signora quando fuggiva da Kiev, poi ho parlato con l'unità di crisi della Farnesina segnalando il caso. Sono contento siano tornate nella loro città. Palermo le accoglie a braccia aperte".

"Nei giorni scorsi abbiamo attivato un indirizzo email dedicato (aiutiucraina@comune.palermo.it) per facilitare i ricongiungimenti e fornire accoglienza avendo anche registrato moltissima disponibilità da parte di privati pronti ad aiutare chi fugge dalla guerra in Ucraina. Palermo, ancora una volta, si conferma città dell'accoglienza". Ad accogliere mamma e figlie, oltre a Orlando, anche una maestra della scuola Perez e una compagna di classe: “Ti vogliamo bene".

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