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Martedì, 23 Aprile 2024
L'allarme / Ucraina

Trecento lavoratori italiani bloccati in Ucraina: "Ora rischiano"

A lanciare l'Sos è il presidente di Confindustria Ucraina, Marco Toson: "Hanno rifiutato lo spostamento nei giorni scorsi pensando che le cose potessero migliorare. Invece la situazione è peggiorata"

Nell'Ucraina devastata dalla guerra ci sono ancora centinaia di italiani. "Circa trecento - dice il presidente di Confindustria Ucraina, Marco Toson, che ha incontrato la stampa per fare il punto sugli aiuti organizzati dall'associazione - . Alcuni sono in luoghi pericolosi". 

La situazione degli italiani è monitorata dalla Farnesina, ma uscire dall'Ucraina adesso è difficile. "Purtroppo - spiega Toson - alcuni hanno rifiutato lo spostamento nei giorni scorsi pensando che le cose potessero migliorare. Invece la situazione è peggiorata e in questo momento si sta operando per cercare di farli uscire. Non c'è nessuna perdita, nessun ferito - rassicura - ma ora si trovano in situazioni particolari: bisognava seguire le indicazioni di spostamento qualche giorno fa, hanno pensato di rimanere e ora stanno rischiando". 

Guerra Russia-Ucraina: le ultime notizie

Toson è appena rientrato da una missione a Leopoli, dove adesso c'è anche la sede dell'ambasciata italiana. "La guerra - dice -  sta arrivando ai massimi livelli. Stanno isolando totalmente l'Ucraina (i russi ndr). La settimana scorsa sono state abbattute cinque navi commercali. L'ambasciata  - aggiunge - si trova in una zona pseudo tranquilla. Sabato ho assistito a tre allarmi bomba e siamo andati nei bunker. Ogni base operativa (nella stessa area ci sono anche gli uffici Unicef) ha un rifugio". 

Dalla Farnesina intanto viene ribadito che "tutti i viaggi verso l’Ucraina, a qualsiasi titolo, sono assolutamente sconsigliati". Agli italiani ancora presenti nella capitale ucraina e dintorni viene raccomandato "di utilizzare i mezzi tuttora disponibili, inclusi i treni, per lasciare Kiev, negli orari in cui non è in vigore il coprifuoco. Tale raccomandazione vale per tutto il Paese. Si raccomanda, in ogni caso, massima cautela". Si ricorda poi che "a Kiev è in vigore un coprifuoco rafforzato, a partire dalle 20 locali del 21 marzo e fino alle 7 locali del 23 marzo 2022. Durante il coprifuoco, solo coloro che sono in possesso di specifica autorizzazione possono spostarsi in città. Si può lasciare la propria abitazione solo per recarsi nei rifugi. Le autorità locali possono controllare i documenti di coloro che si spostano durante l’orario del coprifuoco e fermare coloro che non siano in possesso delle autorizzazioni necessarie o che non si stiano recando nei rifugi".

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