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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il giornalista di Sky

Guido Meda positivo al coronavirus: "Ecco i miei sintomi, mia moglie è demolita"

Il telecronista di Sky lo ha annunciato su Facebook. Non sarà presente a Valencia per il weekend della MotoGp: lo commenterà da casa

Guido Meda, noto giornalista di Sky, è positivo al coronavirus. Lo ha annunciato lui stesso con un post su Facebook, dove ha raccontato la sua esperienza con la malattia e quella della sua famiglia, dato che anche sua moglie e tre parenti sono risultati positivi con sintomi. "Ok, ho il Covid. Ma non mi ferma. Non mi ha fermato. Quindi, per cominciare, guidato a distanza dagli straordinari colleghi di Sky abbiamo fatto in modo di allestire questo impianto per commentare da casa il gp di questo weekend", ha scritto Guido Meda.

Guido Meda ha il coronavirus: il racconto del giornalista di Sky

Nel post racconta di aver avuto alcuni sintomi alle vie respiratorie e diversi dolori. Ha inoltre ringraziato i medici per le cure che gli hanno somministrato e che hanno consentito di tenere sotto controllo la situazione. "È stato un periodo brutto, con quattro famigliari su cinque positivi - racconta il telecronista della MotoGp di Sky -. Mal di testa, dolori dappertutto, tosse, ma soprattutto la preoccupazione per mia moglie che ha fatto una settimana piena senza schiodarsi da 38,5 di febbre ed è... demolita. Ora meglio, ma demolita".

Guido Meda ha parlato anche della cura prescritta dai medici: "È stato importante, all’avanzare dei sintomi, che il medico ci abbia prescritto tempestivamente antibiotici, cortisone ed eparina, che hanno funzionato e ora stiamo meglio. È la terapia che i medici di base adesso conoscono e se possono prescrivono per evitare o attenuare quei peggioramenti che nella scorsa primavera hanno mandato tanta gente - anche sana - malconcia all’ospedale".

"Il virus c'è e basta"

E ha invitato tutti alla massima attenzione lanciando anche un chiaro messaggio a chi grida all'allarmismo e ai negazionisti: "Ora, lo ribadisco, io sto bene, proprio bene. Stiamo bene! Il virus è arrivato... da chissadove, ma è arrivato. Il virus richiede attenzione. Il virus è oggettivamente pesante. Non si tratta di essere allarmisti o negazionisti. C’è e basta. Si tratta di fare il possibile per evitarlo a se stessi, agli altri, alle famiglie, ai più fragili. Se, come ha investito mia moglie, avesse investito mio padre che ha 91 anni, magari sarebbe stato diverso. E non so come. Ci vediamo dopo. Da qui! Abbraccio e grazie a tutti. Guido". 
 

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