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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Polveri rosse dall'Ilva, l'ira dei tarantini: "Voi litigate, qui intanto succede questo"

Sui social le immagini della nube rossa con le polveri provenienti dai parchi minerali dello stabilimento siderurgico scatenano la polemica. Intanto da ArcelorMittal arriva l'ok alle richieste dei commissari

ArcelorMittal ha informato i Commissari straordinari di Ilva che accetta tutte le richieste sostanziali di ulteriori impegni riguardo al contratto di affitto e acquisto firmato nel giugno 2017. Ad annunciarlo è il gruppo in una nota. Il gruppo "confida che questi impegni aggiuntivi evidenzino al Governo e agli altri stakeholder nazionali e locali interessati il suo pieno impegno per una gestione responsabile di Ilva".

''In giornata analizzeremo la proposta di Arcelor Mittal, comunque andiamo avanti con gli accertamenti del caso. Ma sia chiaro che le due cose vanno insieme'', è stata la riposta del ministro del Lavoro e dello Sviluppo Luigi Di Maio.

La notizia arriva nel pieno delle polemiche sollevate dopo la diffusione delle immagini della nuba rossa carica delle polveri provenienti dai parchi minerali dello stabilimento siderurgico che hanno avvolto il vicino quartiere di Tamburi

Sui social è infatti diventata virale la fotografia diffusa su Facebook da Alessandro Marescotti, presidente dell'associazione ambientalista Peacelink, che mostra un paesaggio quasi da film apocalittico, invaso dalla polvere rossa.

L'ira dei cittadini sui social

"Condividete questa immagine. Il nostro grido arrivi ovunque", chiedeva Marescotti. Anche altri cittadini hanno poi postato foto e video della nube. "E mentre voi vi beccate via Twitter sull'Ilva, a Taranto succede questo. La città è ostaggio di uno Stato che continua a delinquere indisturbatamente. Chiudete il mostro!", il commento su Twitter un'utente. 

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Il deputato tarantino del Movimento 5 Stelle Giovanni Vianello aveva poi commentato su Facebook: "Non saranno le prescrizioni ad impedire gli eventi di malattia e morte. Il mostro va chiuso". "Nonostante l’impressionante nube che fa sembrare questa parte di Taranto al pari di un inferno, non è questa la cosa più pericolosa (il che è tutto dire): quello che è più pericoloso sono le nano particelle di Ipa e diossine che vengono emesse dalle cokerie e dall’agglomerato, molto più letali e non visibili a occhio umano”.

Ilva primo "vero esame" per il ministro Di Maio: il futuro dello stabilimento è in bilico

Dito puntato da Marco Bentivogli, segretario generale della Fim-Cisl, contro la "fuga dalle responsabilità" su quanto sta avvenendo, chiedendo di accelerare "subito la copertura parchi minerari iniziata solo a febbraio". 

Ilva, Calenda vs Di Maio

Il commento di Bentivogli era stato poi ritwittato anche da Carlo Calenda, che aveva commentato: "Unico modo per risolvere è andare avanti con la copertura dei parchi minerari iniziata a febbraio, chiudere l’accordo con Mittal senza perdere tempo e far partire tutti gli altri interventi ambientali. Subito". 

L'immagine simbolo delle polemiche era stata condivisa su Facebook anche da Luigi Di Maio: 

Vi sembra normale vivere in condizioni del genere? 
È arrivato il tempo di sistemare questa faccenda e l’onere spetta a noi. Se siamo arrivati a dover gestire un disastro di queste proporzioni, soprattutto in termini di danni ambientali e per la salute dei cittadini, è perché le cose in passato sono state fatte in fretta e male. Spero che un giorno capiremo anche il perché. È necessario valutare tutte le criticità emerse anche dai rilievi dell’Anac, in particolare quelle relative alla legalità.
Per questo abbiamo letto 23.000 pagine e per questo abbiamo già fatto partire gli accertamenti e vi terrò aggiornati come sempre. Il mio obbiettivo è prendere la decisione migliore possibile pensando all’occupazione, all’ambiente e alla salute dei cittadini, perché di questa renderò conto alla mia coscienza e ai cittadini.
E solo a loro.

A Taranto è di nuovo Wind Day

Intanto Taranto è allerta per il Wind Day, la giornata segnalata dall'Arpa Puglia che si quando si solleva il forte vento da nord ovest che dall'area industriale disperde le polveri in particolare proprio sul vicino rione Tamburi. La Asl di Taranto ha diffuso una serie di "raccomandazioni utili per minimizzare l'esposizione a polveri sottili della popolazione", consigliando ai soggetti a rischio (asmatici, cardiopatici, bambini e anziani) programmino eventuali attività sportive all'aperto prima delle 8 o dalle 12 alle 18. Nelle giornate di vento i valori di Pm10 potrebbero superare la soglia dei 25 microgrammi (fino a 50 microgrammi) per metro cubo. 

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