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Venerdì, 19 Aprile 2024
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L'app Immuni è un flop, 5 milioni di download: è ''solo'' il 13%

Due milioni di download nelle prime due settimane, poi lo stop. L'appello degli esperti: ''Scaricatela il prima possibile'', mentre il ministero della Salute lancia una nuova campagna di sensibilizzazione

La partenza era stata incoraggiante, 500mila download il primo giorno, ben 2 milioni nel giro di due settimane, poi per l'app Immuni è arrivata una battuta d'arresto, nonostante in questo momento in cui i contagi sono in risalita sarebbe più utile che mai l'applicazione di contact tracing. Ad oggi soltanto poco più di 5 milioni di italiani l'hanno scaricata, pari al 13% della popolazione che potrebbe scaricarla. Un flop che la rende di fatto inutile, visto che, secondo gli esperti, per una reale efficacia dello strumento dovrebbe essere nei cellulari di almeno il 60-70% degli italiani.

"Insieme ai contagi, cresce anche il numero di persone che scarica Immuni", dice Stefano Denicolai, professore di 'Innovation and Management' presso il Dipartimento di Scienze economiche e aziendali dell'università di Pavia e membro della task force italiana, costituita da accademici, per l'utilizzo dei dati contro l'emergenza coronavirus, istituita dal ministro per l'Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, Paola Pisano.

Coronavirus e app Immuni, l'appello: ''Scaricatela''

"Quest'ultima - sottolinea - è tuttavia uno strumento di prevenzione, non di 'reazione': quindi è fondamentale che tutti gli italiani la scarichino prima possibile, per salvare vite ed evitare nuovi lockdown. Nel frattempo, la diffusione procede a macchia di leopardo: se a livello nazionale siamo al 13%, ci sono contesti a percentuale ben più elevata, come nei casi di monitoraggio sperimentale fra gli studenti di università di Pavia o nell'Isola di Capri". In particolare, dal 1 giugno sono stati 105 gli utenti positivi che avevano Immuni e hanno caricato le loro chiavi nel backend (21 a giugno, 38 a luglio e 46 per ora ad agosto). Le notifiche vengono registrate dalla App dal 13 luglio e ne sono state inviate 809. Inoltre almeno 4 potenziali focolai sono stati bloccati anche grazie alla App. Le persone entrate in contatto con un positivo avevano ricevuto la notifica di alert da Immuni. Numeri che fanno comprendere l'importanza di una maggiore diffusione della App.

E proprio per sensibilizzare gli italiani a scaricarla già dal 1 giugno, è partita una vasta campagna di comunicazione con spot passati su tutte le principali reti televisive, sui giornali cartacei e online, in radio e sul web, che però finora non ha sortito gli effetti sperati. Protagonista dell'ultimo spot apparso sul piccolo schermo è Flavio Insinna, che invita appunto gli italiani a scaricare Immuni e ha fatto registrare un aumento dei download. Inoltre, da agosto la App ha anche una pagina su Facebook, Twitter e Instagram.

App Immuni, la nuova campagna del ministero

Ma non è abbastanza. Ecco perché il ministero della Salute sta già lavorando a una nuova campagna, annunciata qualche giorno fa dallo stesso ministro Roberto Speranza. Anche il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina ne ha sottolineato l'importanza, raccomandandola tra le misure assolutamente opportune per il rientro a scuola a settembre. Una raccomandazione condivisa anche dal Comitato tecnico scientifico (Cts) che considera Immuni, insieme ai test di laboratorio, uno dei "punti chiave della strategia complessiva di prevenzione e monitoraggio nel mondo della scuola". In particolare il Cts, sin dalla seduta del 2 luglio scorso, ne ha fortemente consigliato l'adozione da parte di tutti gli studenti sopra i 14 anni, di tutto il personale scolastico docente e non docente, di tutti i genitori degli alunni.

App immuni coronavirus ANSA-2

Come scaricare l'App Immuni   

La App non raccoglie dati che permettono di risalire all'identità di chi la usa; non chiede, né è in grado di ottenere, dati sensibili come nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono o indirizzo e-mail. Inoltre, per determinare il contatto, Immuni sfrutta la tecnologia Bluetooth Low Energy e non utilizza dati di geolocalizzazione di alcun genere, inclusi quelli del Gps. 

L'applicazione ha avuto il via libera ufficiale anche dal Garante della Privacy, e per scaricarla basta collegarsi la sito dedicato, disponibile al seguente link. C'è inoltre un servizio per eventuali problemi tecnici: cittadini@immuni.italia.it oppure 800 912491 attivo gratuitamente ogni giorno dalle 7 alle 22.

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