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Giovedì, 28 Marzo 2024
Covid

Ecco perché non avremo mai l'immunità di gregge

Tramonta l'ipotesi immunità di gregge. Secondo il virologo Burioni bisogna puntare sulla vaccinazione, su una quarta dose che "funzioni meglio"

All’inizio della pandemia in molti pensavano che una volta raggiunta l’immunità di gregge avremo potuto dire addio al Covid, ora si scopre che non ci arriveremo mai. Se ci fate caso di immunità di gregge non se ne parla più, forse perché ci si è accorti che con le varianti del Coronavirus non potremo mai raggiungerla. L’unica soluzione resta la vaccinazione, ha ribadito Roberto Burioni, professore ordinario di Virologia al San Raffaele di Milano. Vediamo perché.

Prepariamoci a una nuova pandemia in autunno

Vaccini, Burioni: bisogna avere una quarta dose che funzioni meglio

"La protezione dei vaccini anti-Covid attuali contro la malattia grave è solida", dichiara Burioni in un’intervista alla Stampa, spiegando che la vaccinazione resta al momento l’unica via percorribile per mettersi in salvo dal virus e dalle sue varianti. La riflessione è stata fatta dal noto virologo in vista dell’autunno e della quarta dose di vaccino, con la speranza che possa funzionare meglio di quelle precedenti, riducendo le probabilità di contagio oltre che la malattia grave.

"Prima di parlare di una quarta dose aggiornata per tutti bisogna avere i dati che funzioni meglio. In teoria potrebbe, ma non si può vaccinare in teoria per cui è presto. E poi bisognerà vedere aggiornata a quali varianti”. In poche parole “la situazione è variabile” e nulla ancora è stato deciso sulla quarta dose. Si sa solo che in autunno con molta probabilità arriverà una nuova ondata che contagerà circa 20 milioni di italiani e che bisogna prepararsi per affrontarla al meglio, visto anche che ormai siamo al secondo anno di pandemia.

In autunno 20 milioni di contagi, servirà quarta dose

Burioni: la tecnologia a mRna apre una nuova era

"I vaccini e la tecnologia a mRna che ci sta dietro sono stati una sorpresa inimmaginabile – spiega Burioni - Ancora oggi mi sorprendo della loro efficacia e sicurezza, per esempio negli anziani su cui non sempre i vaccini funzionano bene. Una volta per produrre i vaccini si davano degli ordini a delle cellule in dei bioreattori perché producessero anticorpi - prosegue - Ora si possono dare direttamente alle cellule dei pazienti. Basta produrre l'mRna, ovvero l'ordine con la proteina del virus così che venga riconosciuta dal sistema immunitario. Esserci riusciti in maniera sicura apre una nuova era".

Addio all’immunità di gregge

Vaccinarsi resta dunque l’unica soluzione possibile per resistere al Covid e alle sue varianti. “In Sudafrica sono apparse due sottovarianti, Omicron 4 e 5, che sembrano prendere il sopravvento e potrebbero reinfettare di più", spiega Burioni preannunciando un autunno difficile sul fronte Covid. Secondo il virologo l’ipotesi dell’immunità di gregge è ormai tramontata. “Bisogna distinguere tra due immunità, una breve contro l'infezione e una lunga contro la malattia grave. Non avremo mai l'immunità di gregge, posto che possa esistere per un virus che trova serbatoi animali, perché i vaccini non bloccano il contagio - conclude - Un cauto ottimismo può venire dall'improbabilità che il virus tiri fuori una variante totalmente inaspettata".

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