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Venerdì, 29 Marzo 2024
Sotto scacco

Italia che brucia: incendiati novemila ettari di verde in sei mesi

I roghi sono raddoppiati rispetto allo scorso anno. La Protezione civile: "Sei volte di più del 2020. Siamo molto preoccupati"

La siccità, col possibile razionamento dell'acqua, è solo una delle emergenze con cui l'Italia deve fare i conti. Altro fronte che preoccupa è quello degli incendi. Secondo i numeri forniti dalla Protezione civile, dal 15 di giugno a ieri (26 giugno, ndr) ci sono state 199 schede di intervento contro le 80 del 2021 e le 30 del 2020. "Quest'anno sono più del doppio dell'anno scorso e oltre sei volte di più del 2020. Siamo molto preoccupati", le parole del capo Dipartimento, Fabrizio Curcio.

Solo nel weekend appena concluso Puglia e Sicilia, per esempio, sono state martoriate dalle fiamme. Un incendio scoppiato sabato scorso a Minervino Murge (Barletta - Andria - Trani) e domato del tutto solo stamani 27 giugno ha divorato 300 ettari di area boschiva, pascolo e seminativo a grano. 

Sono stati 36 invece gli interventi dei vigili del fuoco ieri in provincia di Trapani. A fuoco vegetazione,
sterpaglie e alberi in molti comuni della provincia. Il rogo più impegnativo a Marsala, in contrada Granatello, dove è stato necessario l'intervento dell'elicottero dalla base di Valderice per avere ragione di un incendio che ha interessato circa dieci ettari, con diversi punti fuoco inaccessibili ai mezzi terrestri.

Negli ultimi sei mesi secondo le stime Coldiretti sono andati in fumo oltre novemila ettari di terreno, con l'addio a campi e colture. "Mentre il caldo torrido stringe d'assedio città come Bologna, Roma, Firenze e Napoli, nelle campagne e nei boschi le alte temperature e l'assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni - sottolinea l'associazione - con aree sempre più esposte al divampare delle fiamme". Per Coldoretti si tratta di "una situazione drammatica spinta dal cambiamento climatico che favorisce roghi più frequenti e intensi, con un aumento globale di quelli estremi fino al 14% entro il 2030 e del 50% entro la fine del secolo secondo l'Onu".

Cosa fare in caso di incendio di vegetazione 

Di seguito le indicazioni dei vigili del fuoco sul comportamento da seguire in caso di incendio della vegetazione per facilitare la gestione delle prime fasi dell’emergenza:

  • individua rapidamente gli incendi prossimi alla tua abitazione. Nella tua comunicazione con i numeri di emergenza dovrai identificarti e fornire gli elementi per consentire agli operatori antincendio di intervenire in sicurezza e in tempi ridotti in prossimità delle abitazioni/edifici;
  • chiama immediatamente uno dei numeri di emergenza attivi nella tua regione e fornisci più informazioni possibile in modo chiaro e conciso, con frasi brevi e di facile comprensione;
  • indica ai soccorritori cosa succede e descrivi cosa sta bruciando (alberi, cespugli, erba, giardini, case, capanni, veicoli);
  • comunica se l’incendio minaccia persone, un centro abitato, una casa, un campeggio, un’attività industriale, una stazione di servizio, una strada, una ferrovia o altro (in generale, questa condizione si verifica se, anche se no sta ancora bruciando, vi è vegetazione a distanza inferiore ai 50 metri dalle abitazioni e dagli ambienti);
  • indica dov’è l’incendio (in quale comune, strada vicinale, località nota più vicina - occorre indicare l’indirizzo del luogo dove il materiale sta bruciando, non quello da cui stai chiamando e vedi l’incendio); 
  • mantieni accessibile la viabilità ai mezzi di soccorso.

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