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Martedì, 19 Marzo 2024
Incubo senza fine / Ravenna

Infezioni e vaccini: perché l'acqua stagnante dopo l'alluvione è un pericolo

L'allarme dei medici: le acque alluvionali possono essere contaminate da reflui provenienti da sistemi fognari, o da sostanze chimiche e da rifiuti agricoli o industriali, con possibili impatti sulla salute. Le norme da seguire e il vademecum dell'azienda sanitaria. E c'è l'ipotesi di richiami vaccinali

Ora il pericolo è l'acqua stagnante, o quella putrida che risale dalle fogne, con rischi igienico-sanitari concreti, secondo gli esperti. Una sorta di nuova emergenza, come se non bastassero il fango e le frane. Perché alluvioni come quella che ha colpito l'Emilia-Romagna possono avere effetti sulla salute dei cittadini non solo diretti, come conseguenza della distruzione causata dalle inondazioni del territorio, ma anche indiretti, con ripercussioni che si registrano nel medio-lungo termine. Lo sottolineano gli esperti della Società italiana di medicina ambientale (Sima), lanciando un allarme sui "rischi igienico-sanitari e psicologici" nelle zone travolte dal maltempo.

"Un'alluvione causa morte per annegamento, infarto, ipotermia, lesioni elettriche e ferite, ma questi sono solo gli effetti diretti e immediatamente visibili dell'emergenza", spiega in una nota il presidente della Sima, Alessandro Miani. "Gli effetti indiretti sono invece monitorabili solo nel lungo periodo. Basti pensare che lo straripamento delle acque reflue causate dalle inondazioni aumenta il rischio di infezioni", dice Miani.

Perché si parla di rischio infezioni e vaccini straordinari nelle zone alluvionate

Ci vorranno giorni o settimane perché l'acqua stagnante nelle zone alluvionate riesca a defluire del tutto: troppi per scongiurare potenziali rischi per la salute. Tali infezioni, soprattutto negli anziani e nei bambini, possono essere causate da "norovirus, epatite A, gastroenterite da rotavirus, infezioni causate da parassiti, infezioni batteriche dovute a campylobacter, escherichia coli, salmonella, eccetera", avverte il presidente della Sima. Secondo l'esperto, in situazioni simili cresce quindi "in modo esponenziale il rischio di malattie gastrointestinali, dermatiti, congiuntiviti. Ma sono possibili anche veri e propri avvelenamenti, ad esempio in caso di rottura di condotti sotterranei, straripamento di scorie tossiche, o rilascio di sostanze chimiche conservate nel terreno", prosegue Miani. Inoltre, "l'acqua stagnante nelle case e lungo le strade - prosegue Miani - provoca una massiccia presenza di zanzare che incrementa il rischio di trasmissione all'uomo di malattie portate da tali insetti".

Preoccupazioni condivise da Matteo Bassetti, direttore di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova. "Oggi il vero rischio per gli abitanti delle zone alluvionate in Romagna sono le infezioni che potrebbero essere davvero gravi - ha detto -. Convivere e avere continuo contatto con le acque fognarie e con le acque che sono state a contatto con le carcasse degli animali pone la popolazione più fragile - bambini e anziani - a rischio di gastroenteriti, dermatiti e congiuntiviti. Attenzione all'epatite A, alla salmonella, ai colibatteri, ma anche ad ameba e leptospire. Bisogna usare guanti e stivali evitando di camminare nell'acqua a piedi nudi. Il rischio di epidemie è possibile e deve essere evitato con ogni mezzo".

Le norme da seguire e le vaccinazioni straordinarie

Proprio per scongiurare infezioni alla pelle o gastrointestinali dovute al ristagno dell'acqua, il comune di Ravenna ha diffuso un documento dell'Ausl della Romagna nel quale sono riferite le indicazioni e le norme di comportamento sanitarie per i cittadini e i volontari coinvolti dall'alluvione, in quanto le acque alluvionali possono essere contaminate da reflui provenienti da sistemi fognari, o da sostanze chimiche e da rifiuti agricoli o industriali, con possibili impatti sulla salute. Si valutano anche delle vaccinazioni di profilassi.

Il documento tratta i pericoli potenziali e le norme di comportamento, oltre ai consigli per la pulizia e la disinfezione. "Prima di tutto - scrive l'azienda sanitaria - ricorda di proteggere te stesso durante le operazioni di sgombero e/o pulizia: non esporti a situazioni a rischio e non compiere azioni o manovre che possono compromettere la tua sicurezza o quella di altri volontari. Svolgi le attività di pulizia e sgombero compatibilmente alle tue condizioni di salute e capacità psicofisiche". Di seguito, il vademecum dell'azienda sanitaria della Romagna sui potenziali pericoli per la salute dei cittadini.

Tetano - È necessario essere in possesso di vaccinazione antitetanica in corso di validità (ultima dose di richiamo entro gli ultimi 10 anni). Lo stato vaccinale può essere verificato sul fascicolo sanitario elettronico o in alternativa per i residenti in Romagna può essere richiesto tramite mail a vaccinazioni.ra@auslromagna.it. Se hai bisogno del richiamo puoi recarti presso gli ambulatori vaccinali delle sedi di Lugo, Faenza, Ravenna e Cervia in orario di ambulatorio e senza appuntamento (Ravenna lunedì, martedì, mercoledì, venerdì 8.30-12.30/ giovedì 14.30-17.00, Cervia martedì 14.30-17.00/ giovedì 8.30-12.30, Lugo martedì e giovedì 8.30-12.30/ martedì 14.30-17.00, Faenza lunedì, martedì e venerdì 8.30-12.30/ giovedì 14.30-17.00) o presso la Casa della comunità di Conselice (Ravenna), dove nella mattinata di venerdì 26 maggio dalle 9:30 alle 13:00 sarà possibile effettuare la vaccinazione senza appuntamento, solo per i residenti nel comune.

Infezioni gastrointestinali - Quando l'alluvione impatta sul sistema fognario e sui reflui, c'è un maggiore rischio di contrarre infezioni a carico del sistema gastrointestinale che si manifestano con vomito e/o diarrea. Ricorda di non toccare occhi, naso e bocca con le mani sporche di fango e ogni volta che è possibile lavati con acqua e sapone.

Utilizzo di acqua corrente - Nelle zone alluvionate si raccomanda di seguire le indicazioni del proprio comune di residenza per essere aggiornati sulla potabilità delle acque erogate.

Elettricità e gas - Ricorda di non accendere né luce né gas, né elettrodomestici, se l'impianto e le prese sono state bagnate. Sarà possibile riaccenderli in sicurezza solo dopo il controllo di personale qualificato.

Muffe e spore - Con il passare dei giorni, l'acqua e l'umidità possono dare origine a muffe e spore pericolose per la salute. Cercare di arieggiare il più possibile le zone della casa colpite dall'alluvione, per favorire l'asciugatura di pareti e pavimenti. È importante mantenere una corretta ventilazione anche durante le attività di pulizia, e ricorda di proteggere, quando possibile isolandole, eventuali zone incontaminate dalla diffusione di polvere, muffa e spore. Nel caso di contatto ravvicinato con superfici coperte da muffe copriti naso e bocca con un panno o meglio con una mascherina, meglio se Ffp2.

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Utilizzo di generatori a combustione - Se utilizzi questo tipo di generatori fai attenzione perché possono produrre monossido di carbonio o altre sostanze pericolose e inodori, pertanto utilizzali in sicurezza e preferibilmente in aree esterne e ventilate.

Abbigliamento raccomandato - Se occupato in opere di rimozione e smaltimento del materiale e del fango, è opportuno che tu sia dotato di: guanti in materiale impermeabile, facilmente lavabile e disinfettabile; stivali o comunque calzature adeguate in materiale impermeabile, facilmente lavabile e disinfettabile; abbigliamento lavabile a 60°C (in alternativa tuta monouso, oppure tuta in materiale facilmente lavabile e disinfettabile); se possibile occhiali o visiera in materiale lavabile e disinfettabile

Norme di comportamento - Se possibile, evitare il contatto con le acque alluvionali, per non contaminarsi con acqua o suolo inquinati. Quando questo è inevitabile, seguire i consigli riportati in tabella.

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I consigli per la pulizia e la disinfezione - Pulisci tutte le superfici dure come muri e pavimenti con acqua calda e detergenti. Se si tratta di superfici ruvide strofina con una spazzola rigida, ricordando di proteggere le vie respiratorie dalle polveri. Se le cose sono rimaste bagnate per più di due giorni, porta tutto quello che riesci fuori per farlo asciugare. Rimuovi i materiali contaminati o ammuffiti e i detriti che sono stati contaminati con liquami, acqua o fango. Rimuovi ogni cosa fatta di cellulosa, legno o fibre naturali che possono assorbire acqua e liquami, poiché possono diventare terreni di crescita di muffe pericolose per la salute, anche se non visibili. I vestiti contaminati da fango e liquami devono essere lavati in acqua calda.

L'azienda sanitaria della Romagna, infine, ricorda di segnalare al dipartimento di sanità pubblica "situazioni quali rilevazione di eternit/amianto, carcasse di animali o altre problematiche di tipo igienico-sanitario inviando una email a dsp.alluvione.ra@auslromagna.it, oppure contattando il numero telefonico 333.2037593 (disponibile dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 18.00). Per le restanti fasce orarie e nei festivi è disponibile il servizio di pronta disponibilità attivabile mediante il centralino degli ospedali: ospedale di Ravenna tel 0544285111; ospedale di Lugo tel 0545214111; ospedale di Faenza tel 0546601111".

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