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Sabato, 20 Aprile 2024
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Sanità, informazioni sul cellulare dei familiari dopo il triage

Il via libera arriva dall'Autorità garante della Privacy: le Asl possono aggiornare i parenti dei pazienti che accedono al pronto soccorso sulle procedure di cura, i tempi di attesa, le dimissioni o il trasferimento nei reparti di degenza

Dopo aver fatto il triage in Pronto soccorso, un paziente può autorizzare un familiare a ricevere un link sullo smartphone o sul tablet che lo indirizza ad una pagina web dove visualizzare le procedure di cura, i tempi di attesa, le dimissioni o il trasferimento nei reparti di degenza.

Il via libera arriva dall'Autorità garante della Privacy, che ha archiviato l'istruttoria avviata nei confronti di una Asl che lo scorso anno aveva introdotto questo tipo di servizio online per fornire informazioni ai familiari sui pazienti. 

A chi accede al servizio non sono mostrate informazioni diagnostiche, né i dati anagrafici del paziente, ma solamente il codice di accettazione e l'elenco cronologico delle visite e degli esami. La pagina contiene informazioni standard ed è raggiungibile anche per le 48 ore successive alle dimissioni dal pronto soccorso.

Chi non usufruisce del servizio o ha bisogno di maggiori informazioni può sempre rivolgersi al personale direttamente a voce.

Nella prima fase dell'istruttoria, l'Ufficio del Garante aveva rilevato alcune criticità con riferimento alle valutazioni effettuate dalla Azienda sulla necessità e proporzionalità dei trattamenti rispetto alle finalità perseguite, sulla tipologia delle informazioni visualizzabili attraverso il servizio e sull'opportunità di attivare lo stesso per tutte le tipologie di pazienti (codice rosso, vittime di violenza). Altri elementi di criticità riguardavano l'informativa e il modello di raccolta dei dati e del consenso per l'adesione al servizio.

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