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Giovedì, 25 Aprile 2024
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L’Iss replica a Fontana: “Da maggio 54 segnalazioni alla Lombardia”

La nota dell’Istituto Superiore di Sanità al governatore lombardo: “Il sistema è in uso da 36 settimane e nessun altra regione finora ha segnalato anomalie di questa entità sull'immissione dei dati”

Dal mese di maggio 2020 “l’Iss ha inviato 54 segnalazioni di errori, incompletezze e/o incongruenze alla Regione Lombardia, l'ultima delle quali in data 7 gennaio 2021”. È quanto riporta in una nota l’Istituto Superiore di Sanità, in merito alle comunicazioni rese oggi dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in Consiglio Regionale sulla vicenda dell’errore di calcolo nell’indice Rt. Fontana aveva ribadito con toni duri che la Regione “invia tutti i giorni i dati certificati in modo corretto, così come attestato dall’Iss” e che quei dati non sarebbero mai stati contestati fino al report 35, poiché vi era sempre stata coerenza. 

Iss: "Algoritmo basato su standard internazionali"

"Solo le Regioni possono aggiornare e rettificare i dati presenti sul data-base", dice l'Iss, spiegando: "Per aggiornamento si intende l'inserimento o modifica di variabili suscettibili di evoluzione (es. stato clinico del paziente). Per rettifica si intende inserimento di variabili non ancora presenti (es. data inizio sintomi) o modifica di variabili inserite erroneamente".

"Ed è esattamente ciò che è stato richiesto alla Regione per il ricalcolo e non per la riclassificazione in zona Arancione che non è invece di nostra pertinenza”, spiega ancor l’Iss, specificando inoltre che le Regioni “hanno completa autonomia nel caricamento di aggiornamenti e rettifiche senza alcun intervento o richiesta verso l'Iss che, laddove ne abbia evidenza o sospetto, può segnalare errori, incompletezze o incongruenze alle Regioni".

"L'algoritmo per il calcolo dell'Rt non è esile, è basato su standard internazionali, è pubblico, reperibile sul Sito web dell'Iss ed è stato illustrato a tutti i referenti regionali che hanno contestualmente ricevuto il software per la sua applicazione e l'eventuale verifica”, fanno sapere dall’Iss, ricordando che il sistema “è in uso da 36 settimane e nessun altra regione finora ha segnalato anomalie di questa entità sull'immissione dei dati”. L’Istituto Superiore di Sanità ricorda inoltre che lo stesso Iss “coordina la sorveglianza epidemiologica attraverso una piattaforma web e che sulla piattaforma è presente da mesi un manuale che chiarisce le modalità di immissione dei dati".

La nota dell’Iss spiega inoltre che la “percentuale di casi incompleti per la sintomatologia (assenza di informazioni nel campo 'stato clinico') è pari al 50,3% a fronte del 2,5% del resto d'Italia nel periodo 13 dicembre 2020-13 gennaio 2021”, e che “alla luce del quadro descritto” si precisa “che gli ultimi inserimenti da parte della Regione Lombardia risalgono alle ore 10.58 e alle ore 14.51 del 20 gennaio 2021 con una rettifica dei dati pregressi presenti alla data 13 gennaio 2021: eliminando la segnalazione di una data inizio sintomi in 4.875 casi segnalati; diminuendo di 17.654 casi quelli classificati in precedenza come sintomatici; aumentando di 12.779 casi quelli classificati come asintomatici”.

La replica di Fontana all’Iss

A stretto giro di posta è arrivata la predica del governatore della Lombardia, che attacca: “In difficoltà per proprie mancanze, l'Istituto Superiore di Sanità continua a spostare il tiro da quello che è il vero tema, ovvero il mal funzionamento dell'algoritmo per il calcolo dell'Rt". Per Fontana si tratta di  “uscite a orologeria con un solo obiettivo: colpire la Lombardia. Non solo dal governo, ma ora anche da quello che dovrebbe essere un organo terzo come l'Istituto Superiore di Sanità e che invece veste sempre più i panni di una parte politica”. Il governatore conclude: "Aspettiamo fiduciosi il giudizio del Tar del Lazio per dimostrare che abbiamo ragione noi"

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