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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Scuola, Italia "somara" in Europa: istruzione sotto la media Ue

Secondo un report dell'Istat siamo al penultimo posto nella classifica dei giovani laureati e il livello d'istruzione complessivo è sotto la media europea

Titoli di studio, giovani laureati e istruzione: l'Italia scopre di meritare il celebre cappello con le orecchie da somaro, almeno nel confronto con il resto d'Europa. La fotografia emerge dall'ultimo report dell'Istat su livelli di istruzione e ritorni occupazionali: la situazione non è delle migliori, almeno nel confronto con i nostri colleghi del Vecchio continente. 

In Italia livello d'istruzione più basso della media Ue

In Italia, la quota di 25-64enni in possesso di almeno un titolo di studio secondario superiore è stimata pari a 61,7% nel 2018 (+0,8 punti percentuali sul 2017), un valore molto inferiore a quello medio europeo, pari a 78,1% (+0,6 punti sul 2017). Su questa differenza incide la bassa quota di 25-64enni con un titolo di studio terziario: meno di due su dieci in Italia (19,3%, +0,6 punti rispetto all'anno precedente) contro oltre tre su dieci in Europa (32,3%, +0,8 punti rispetto all'anno precedente).

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Il trend degli ultimi anni è positivo; tuttavia, tra il 2014 e il 2018 la quota di popolazione con laurea ha avuto una crescita più contenuta di quella Ue (2,4 punti contro 3,0 punti). Sicuramente i più giovani sono anche i più istruiti: il 75,9% dei 25-34enni ha almeno il diploma di scuola secondaria superiore contro il 47,9% dei 60-64enni. Rimane tuttavia forte, anche tra le classi di età più giovani, lo svantaggio dell'Italia rispetto al resto d'Europa come pure il divario territoriale all'interno del Paese.

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Italia al penultimo posto per i giovani laureati

Italia al penultimo posto nell'Ue per percentuale di giovani laureati. Ancora lontana dunque dall'obiettivo europeo nell'istruzione che indica l'innalzamento al 40% della quota di 30-34enni in possesso di un titolo di studio terziario, raggiunto nel 2018 con un valore stimato al 40,7% dall'Unione europea nel suo complesso, con Francia, Spagna e Regno Unito che lo hanno superato già da diversi anni mentre in Italia tale quota è al 27,8%. Lo comunica un report dell'Istat. Malgrado il miglioramento dell'ultimo anno (+0,9 punti sul 2017) e una crescita superiore a quella media europea tra 2014 e 2018 (+3,9 punti contro +2,7 punti) il nostro Paese si posiziona quindi quasi fanalino di coda nell'Unione. La strategia Europa2020 riguardava l'innalzamento al 40% della quota di 30-34enni in possesso di un titolo di studio terziario.

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Donne più istruite degli uomini

Nel nostro Paese, le donne almeno diplomate sono il 63,8% contro il 59,7% degli uomini mentre la differenza di genere nella media Ue è meno di un punto percentuale. Lo comunica l'Istat in un report aggiornato al 2018. Sul fronte del titolo di studio terziario, il vantaggio femminile - evidente anche nella media europea - è comunque più accentuato in Italia: 22,1% e 16,5% le quote femminili e maschili. I livelli di istruzione femminili sono peraltro aumentati più velocemente nel tempo: in quattro anni si registrano +2,8 punti per le donne almeno diplomate (contro +2,1 punti per gli uomini) e +3,2 punti per le laureate (contro +1,6 punti).

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