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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Italia in zona gialla, rossa e arancione: cosa cambia dal 14 febbraio e le regole sugli spostamenti tra le regioni

Declassate Abruzzo, Liguria, Toscana e la PA di Trento, in lockdown le province di Perugia, Bolzano, Chieti e Pescara. Il blocco alla mobilità prorogato per altri 10 giorni

Abruzzo, Liguria, Toscana e la provincia autonoma di Trento cambiano colore e diventano arancioni, mentre la Sicilia passa in zona gialla. È quanto disposto dall’ordinanza firmata ieri dal ministero della Salute che, per quanto riguarda le regioni “declassate” entrerà in vigore a partire da domenica 14 febbraio. Ma attenzione: non c'è la "deroga di San Valentino" per la Sicilia (come aveva chiesto il governatore Musumeci) che invece passerà in zona gialla solo a scadenza della vigente ordinanza prevista per il 15 febbraio. Restano in zona arancione l’Umbria e la provincia di Bolzano dove però i rispettivi presidenti di regione hanno disposto misure ancora più restrittive, come del resto ha fatto anche il governatore Marsilio in Abruzzo. Ma delle zone rosse parleremo tra poco. Intanto vediamo come cambierà la cartina dell’Italia. 

Ora quindi la ripartizione dell'Italia cambia così:

  • zona gialla: Campania, Basilicata, Lombardia, Emilia-Romagna, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Puglia, Valle d'Aosta, Marche, Piemonte, Molise, Sardegna, Veneto, Sicilia (ma solo dal 15 febbraio);
  • zona arancione: Provincia Autonoma di Trento, Umbria; Abruzzo, Liguria, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano  (dove però sono in vigore ulteriori misure restrittive)
  • zona rossa: nessuna regione, ma diverse province.
  • zona bianca: nessuna regione. 

Le province italiane in zona rossa

Come accennavamo prima ci sono però delle eccezioni. Di fatto la provincia di Bolzano è già in zona rossa e ieri il Arno Kompatscher ha firmato un’altra ordinanza che entrerà in vigore a partire da domenica 14 febbraio e resterà in vigore sino al 28 febbraio, che prevede un ulteriore inasprimento delle misure di contenimenro. 

“La situazione è molto seria” ha spiegato il presidente della Provincia, Arno Kompatscher Continuiamo a registrare un elevato numero di infezioni a livello provinciale. Si è inoltre aggiunto il rischio legato alle nuove varianti del virus è quindi importante evitare gli spostamenti dalla propria abitazione”. Ai cittadini dell’Alto Adige sarà consentito solamente recarsi al lavoro. Per il resto si potrà uscire solo per acquistare i generi di prima necessità e per “l’espletamento di esigenze inderogabili ed urgenti come, ad esempio, la cura di genitori non autosufficienti”.

Le passeggiate e l’attività sportiva individuale sono consentite solo nelle immediate vicinanze della propria abitazione ed in particolare partendo dalla propria casa, si legge ancora sul sito della provincia. Gli unici negozi che resteranno aperti è stata ridotta ai soli generi alimentari e ai beni di uso quotidiano, mentre sui mezzi di trasporto pubblici e nei pubblici esercizi, a partire dai 12 anni, entra in vigore l’obbligo di utilizzare la mascherina FFP2. Insomma, un vero e proprio lockdown duro. 

A partire da domenica 14 febbraio entrano in lockdown anche le province di Chieti e Pescara. Nonostante l’Abruzzo sia stato dichiarato zona arancione, per contrastare la diffusione della variante inglese, il goveratore Marsilio ha deciso di fare da solo istituendo la zona rossa in due province.  Nel provvedimento vengono previsti altri interventi come la proroga della zona rossa nei comuni di Tocco da Casauria, San Giovanni Teatino e Atessa.

Per tutti la durata viene adeguata alla nuova ordinanza che sarà in vigore per 14 giorni dalla data di domenica 14 febbraio. Le province dell'Aquila e Teramo invece saranno in zona arancione.

Resta in zona arancione anche l’Umbria dove però la provincia di Perugia e alcuni comuni di quella di Terni sono già di colore rosso dopo un’ordinanza emanata dalla governatrice Tesei (qui i dettagli). 

Le regole in vigore nelle regioni gialle e arancioni

Insomma l’Italia è per la maggior parte in giallo, con ampie chiazze di arancione e diverse province in rosso. Nelle regioni gialle bar e ristoranti potranno restare aperti fino alle 18. Come sempre l’asporto è consentito fino alle 22 mentre per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. I negozi saranno regolarmente aperti, così come nelle zone arancioni, ma viene confermata la chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione di farmacie, tabacchi, punti vendita di generi alimentari ed edicole al loro interno. Nelle zone arancioni resteranno chiusi bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie (ad eccezione delle mense e del catering) e per spostarsi al di fuori del proprio comune servirà l’autocertificazione. 

Il divieto di spostamento tra regioni fino al 25 febbraio

Intanto ieri è arrivato il via libera dal Consiglio dei ministri (l’ultimo dell’era Conte) al decreto legge Covid che proroga il blocco degli spostamenti tra le Regioni, comprese quelle gialle, dal 15 al 25 febbraio. 

Il testo del provvedimento, si legge sul sito di Palazzo Chigi, “proroga, fino al 25 febbraio 2021, sull’intero territorio nazionale, il divieto di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Come già previsto, è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione”. Insomma, resta il divieto di spostamento: le uniche eccezioni sono quelle che abbiamo imparato a conoscere in questi mesi e che illustrate nelle Faq pubblicate sul sito del governo

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