L'Italia produrrà il vaccino Pfizer
Dai siti italiani di Monza e Anagni, specifica l'Ema, arriveranno "fino a 85 milioni di dosi aggiuntive per rifornire l'Ue nel 2021"
L'Italia produrrà il vaccino anti-Covid di Pfizer/BioNTech a Monza e Anagni. Lo comunica l'Agenzia europea del farmaco Ema, spiegando che il Comitato per i medicinali a uso umano (Chmp) ha "approvato due ulteriori siti di produzione per Comirnaty", i due stabilimenti italiani appunto.
Il primo è quello gestito da Patheon Italia Spa a Monza. L'altro è il polo gestito da Catalent ad Anagni, nel Frusinate. "Entrambi i siti produrranno il prodotto finito", informa l'Ema. Dai siti italiani arriveranno "fino a 85 milioni di dosi aggiuntive per rifornire l'Ue nel 2021". Queste raccomandazioni, spiega l'Ema, "non richiedono una decisione della Commissione Europea e i siti possono diventare operativi.
Il commento di Farmindustria
"Avevamo sempre detto che l'Italia fa parte del percorso di produzione dei vaccini" anti-Covid. "Molti non lo sanno, ma ci sono nostre eccellenze che si occupano del controllo di qualità dei vaccini, altre che fanno parte della produzione sia dei vaccini a mRna sia di quelli con adenovirus. Questa di oggi è una bella notizia che si aggiunge, e dimostra che possiamo essere protagonisti e che abbiamo la forza come industria farmaceutica". Così Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, commenta all'Adnkronos Salute l'annuncio dell'Agenzia europea del farmaco Ema, che l'Italia produrrà il vaccino Covid-19 di Pfizer/BioNTech a Monza nello stabilimento gestito da Patheon Italia Spa, e ad Anagni nel Frusinate nello stabilimento gestito da Catalent.
"Il fatto che il nostro Paese possa dare un contributo è importante - sottolinea il presidente Scaccabarozzi - Quello sui vaccini anti-Covid è un grande sforzo che l'industria sta facendo e molti nei mesi passati non ci credevano, oggi invece abbiamo 85 milioni di dosi somministrare. Ci siamo riusciti".