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Venerdì, 19 Aprile 2024
Tante regole e poco chiare

Tutte le regole per i congiunti fuori regione nella Pasqua in zona rossa

C'è una cosa che il popolo social proprio non ha capito ed è il perché, nelle vacanze pasquali, si potrà girare il mondo, ma non fare visita ai propri cari nella regione confinante. E su Twitter scatta l'hashtag dedicato: “Vogliamo far visita ai nostri cari"

Pasqua in zona rossa e Italia chiusa dal 3 al 5 aprile per effetto del decreto legge 12 marzo del governo Draghi. Ma non tutti digeriscono le regole, che per qualcuno non sono neppure così chiare. Anzi ci sono molti dubbi sul perché, ad esempio, due fidanzati, due coniugi, genitori e figli, in generale due persone che si vogliono bene, e non si vedono da troppo tempo, non si possano vedere in occasione della Pasqua. Eppure è così. Sicuramene l'ancora di salvataggio potrebbe essere rappresentata da un domicilio o una residenza da far valere nel posto in cui si vuole tornare. Altrimenti se una persona vive e risiede nel luogo in cui si trova al momento della chiusura, potrà spostarsi solo per i soliti motivi di salute, lavoro o necessità. I più fortunati saranno quelli che si trovano nello steso Comune perché lì, il singolo spostamento per andare a vedere il parente, si potrà fare. Ci sono deroghe anche per spostarsi tra piccoli comuni e dentro la singola regione. Ma tra regioni, anche se due persone dovessero abitare a pochi chilometri, non se ne parla.

Di seguito ci sono tutte le regole per i congiunti fuori regione, ma intanto il popolo dei social fa sentire la propria voce con l’hashtag #congiuntifuoriregione, dove si sono ritrovati, si fa per dire, tutti coloro che non condividono il blocco e non tollerano l’assenza di deroghe per il riavvicinamento delle famiglie. Sono centinaia di persone che chiedono coerenza perché, al momento, l’unico modo per spostarsi tra Regioni sotto le feste pasquali è avere un motivo sanitario, di lavoro o di necessità. Quindi rivedere il parente caro lontano non va bene, ma se è vicino, nello steso Comune, sì.

Un coro di proteste con hashtag #congiuntifuoriregione

E allora su Twitter e sui social piovono messaggi. "Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci con più calore alle Baleari" scrive con ironia Pamela. Tra i bersagli anche il Ministro Speranza, che ha firmato un’ordinanza che dispone per arrivi e rientri dai Paesi dell’Unione Europea tampone in partenza, quarantena di 5 giorni e ulteriore tampone alla fine dei 5 giorni. “Invece di firmare ordinanze che, di fatto, concedono le vacanze all'estero, che ne dice di firmare un'ordinanza che consenta di vedere partner/congiunti fuori regione? Posso fare una vacanza, ma non vedere il mio ragazzo. Ridicolo” scrive Giuggiola; “Ci servirebbe una deroga affinché si possa far visita ai congiunti, dentro e fuori regione. Basterebbe un’autocertificazione apposita, magari con tanto di dichiarazione congiunta delle due persone che si vogliono incontrare con frequenza e stabilità”, è il suggerimento di @golosamee. Secondo @DreamescapePs andrebbe ipotizzato “un pacchetto di 3 giorni al mese da poter passare nel domicilio/residenza di una persona cara che non risulta come convivente, ovviamente da segnalare su un portale gestito dallo Stato, chi trasgredisce alle regole deve andare incontro a sanzioni amministrative e penali”. L’esigenza di tutti, riassunta nelle parole di @aliceophel, è “poter vedere i propri congiunti, senza aver bisogno di sotterfugi o con la paura di essere sanzionati. Credo che in questo periodo sia più necessario riabbracciare i propri cari che farsi una vacanza”. Lorenza la prende con ironia e twitta: “La coerenza delle regole che ti permettono in piena tranquillità di andare a Dubai per Pasqua, e che mi rendono una fuorilegge terrorista se volessi vedere mia sorella (vaccinata) che sta a Milano. Tutto molto bello”.

I punti del Dpcm per Pasqua e le regole per i congiunti 

  • Viaggi: per arrivi e rientri dai Paesi dell’Unione Europea tampone in partenza, quarantena di 5 giorni e ulteriore tampone alla fine dei 5 giorni. La quarantena è già prevista per tutti i Paesi extra Eu.
  • Vietato uscire di casa ma c'è una deroga per le visite ai parenti e il pranzo di Pasqua e Pasquetta: è permesso spostarsi all'interno della propria regione, in due e con bambini al di sotto dei 14 anni e/o con disabili non autosufficienti per andare a trovare amici e parenti. Il rientro a casa dopo essere andati a trovare amici o parenti deve sempre avvenire tra le 5.00 e le 22.00. I motivi che giustificano gli spostamenti tra le 22.00 e le 5.00 restano esclusivamente quelli di lavoro, necessità o salute.
  • No a spostamento tra i Comuni, ma dipende dai Comuni. C'è una deroga per quelli con popolazione non superiore ai 5mila abitanti, i cui residenti possono spostarsi per una distanza non superiore ai 30 chilometri rispetto ai confini. Non si può andare però nei capoluoghi di provincia;
  • No agli spostamenti nella regione, salvo verso una sola abitazione privata, una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5.00 e le ore 22.00 e nei limiti di due persone. Non vengono ricompresi, in tale limite numerico, i minori di 14 anni sui quali le persone interessate allo spostamento esercitino la potestà genitoriale e le persone disabili o non autosufficienti con esse conviventi;
  • Si può sempre tornare a casa. Cos’è la casa? Si intende la residenza, il domicilio o l'abitazione. Il Viminale ha precisato che se si utilizza una delle tre precedenti deroghe "la relativa ragione giustificativa potrà essere addotta tramite ricorso alla consueta modulistica di autodichiarazione, nella parte in cui si fa riferimento a "motivi ammessi dalle vigenti normative". 

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